Dieci Regole d’Oro per Complicare la Vita al Tuo Gruppo di Lavoro

di Sergio Ligato - http://www.tecnologiedidattiche.org/

 

Questo articolo vuole essere un decalogo dedicato a tutti coloro che ritengono l‘uso delle tecnologie una pratica estranea alla propria professione, soprattutto nel momento in cui ci si trova a dover collaborare per il raggiungimento di obiettivi comuni o condivisi.

 

Sono fermamente convinto del fatto che l’attitudine a collaborare non si misuri sulla base di quanta tecnologia venga impiegata per portare il proprio contributo ad un gruppo di lavoro ma è pur vero che le quotidiane acrobazie a cui la società in cui viviamo ci sta abituando, rendono improrogabile l’adozione di soluzioni snelle e funzionali (sì, hai ragione, magari anche gratuite!) che il web pare già disposto a fornire.

 

Ecco quindi una domanda per te.

 

La tecnologia è davvero solo un accessorio?

 

Complicare la Vita al Tuo Gruppo

 

Se la tua tua risposta è NO, questo articolo non fa per te. Però puoi sempre inviarlo a qualche collega che non la pensa come te.

 

Se la tua risposta è , nonostante i vantaggi che derivano dall’utilizzo di alcuni strumenti citati in questo articolo siano evidenti, ecco dieci regole che ti serviranno per restare saldamente ancorato al tuo rassicurante “si è sempre fatto così!”.

 

E complicare la vita al tuo gruppo di lavoro 😉

 

1. Non usare la posta elettronica.

Google Gmail

Hai ragione, la posta elettronica è un mezzo di comunicazione freddo e formale. Perché mai sarebbe da preferire a tutti quei post-it colorati? Varrá certamente la pena di controllarla, ma non più di una volta al mese. Si sa mai che ci sia qualche comunicazione importante… Ma di sicuro no, altrimenti qualcuno ti avrebbe lasciato sulla scrivania… un bel post-it.

 

2. Non usare Google Calendar.

Google Calendar

Perché mai dovresti sostituire quella splendida agenda con una calendario elettronico? Forse solo per il fatto di poterlo avere sincronizzato su ogni dispositivo che utilizzi? Per dare la possibilità a un membro del gruppo di lavoro di recuperare automaticamente la prima data in cui tutti sono disponibili per una riunione senza mandare 100 sms? Ascolta me, non ne vale la pena. Meglio la tua bellissima agenda.

 

3. Non usare Google Drive.

Google Drive

Il Cloud è un vero caos. In tv hai sentito un sacco di storie su quello che può succedere a chi affida i propri dati alla nuvola (manco fosse quella di Fantozzi). Con pochi euro acquisti Giga e Giga di spazio su splendide e microscopiche chiavette USB da portare sempre con te. Morta una chiavetta, se ne acquista un’altra… (Ma i dati???)

 

4. Non usare Google Documenti.

Google Docs

Crea i documenti utili al tuo gruppo di lavoro in gran segreto e, se possibile, proteggili con una bella password. Si sa mai che a qualcuno possa venire una buona idea e abbia voglia di contribuire in modo costruttivo al lavoro di tutti!

 

5. Non usare i Moduli di Google.

Google Forms

Se devi raccogliere dati e condividerli o elaborarli, il modo migliore è una bella intervista. Se i candidati sono tanti facciamo ad alzata di mano, qualcuno conterà. Prendi qualche appunto, disegna una tabella su un foglio di carta e passala al più nerd del gruppo che -per qualche strana ragione, forse perché è quello che ha più tempo libero di tutti- si divertirà a scriverli sul computer. Solo una cosa, ricordati di lui quando dovrai recuperare quelle informazioni e filtrarle in un tempo inferiore alla giornata di lavoro.

 

6. Continua ad ignorare il significato del termine Hangout.

Google Hangout

Se, per sfortuna, il tuo gruppo di lavoro è formato da individui lontani geograficamente, fai in modo di organizzare i momenti di confronto a turno, nelle varie sedi. Non osare proporre a tutti di dotarsi di un account Google e di organizzare Hangout. Potresti trovarti a dover condividere il tuo schermo o peggio, dare la possibilità ad eventuali assenti di rivedere la riunione!

 

7. Continua a considerare Google Plus il “Facebook di Google uscito male”

Google Plus

Google Plus? Di certo ne avrai sentito parlare come una specie di Facebook per nerd. In effetti è così. Pensa che è addirittura possibile creare community private che consentono di gestire Stream (flussi di informazione) perfettamente integrati con tutte le altre app di Google e organizzati in categorie. Che indecenza se qualcuno ti proponesse di utilizzarlo come strumento per una efficiente e capillare circolazione delle informazioni all’interno del gruppo!

 

8. Non considerare la necessità di un dispositivo mobile.

Smartphone

I telefoni sono telefoni e servono per telefonare. Perché mai dovresti investire il tuo denaro per avere sempre con te la posta elettronica, internet, il calendario dei tuoi appuntamenti o altre inutili applicazioni (gratuite) per la condivisione di dati e informazioni in tempo reale con il tuo gruppo di lavoro?

 

9. Evita i Social Network, è roba da adolescenti.

Social Network

I social network sono lo strumento con cui persone alienate che non hanno il coraggio di rapporti autentici e non sanno comunicare, entrano in contatto con altre persone come loro.

 

Creare uno o più profili social, potrebbe in effetti essere un grande pericolo.

 

Il pericolo di conoscere persone che condividono le tue passioni o esercitano la tua stessa professione, di rimanere aggiornato e di acquisire informazioni che sarebbe difficile acquisire diversamente, di iscriverti ad eventi e di confrontarti con chi può aiutarti a risolvere problemi o darti un punto di vista diverso.

 

In definitiva, se vuoi essere davvero certo di complicare la vita al tuo gruppo di lavoro…

 

10. Resta ancorato alla netta convinzione che la tecnologia sia un semplice accessorio!

Teacher

…e che in nessun modo potrà mai favorire, semplificare e velocizzare lo scambio di informazioni, l’organizzazione e il raggiungimento degli obiettivi del tuo gruppo di lavoro.

 


 

Diventa un autore di MenteDidattica e pubblica i tuoi articoli!

Gli insegnanti che inviano la propria richiesta, una volta accettati, potranno pubblicare articoli su tematiche scolastiche preferite.

Lascia un commento