L’Italia Non È un Paese Facile in Cui Crescere Figli Felici

Da circa 40 anni, la Danimarca è in cima alla classifica del World Happiness Report: si tratta di una classifica dei Paesi più felici stilata annualmente dalle Nazioni Unite. Due studiose ci rivelano i segreti del metodo danese per crescere bambini felici ed essere genitori sereni.

Tutto nacque quando circa due anni fa, Jessica Joelle Alexander, una mamma americana sposata con un danese, e Iben Dissing Sandahl, psicoterapeuta danese, cominciarono a chiedersi come mai tutte i risultati di innumerevoli ricerche sociali riportassero la Danimarca come il Paese in grado di rendere felici le famiglie. Partendo da questo quesito, le due autrici diedero vita ad un percorso di ricerca realizzando un originale manuale sul metodo danese.

Tale metodo fonda le sue radici su sei semplici principi, le cui iniziali formano la parola “PARENT” (genitore in inglese) che dà il nome al famoso metodo. P.A.R.E.N.T. che non è altro che l’acronimo di: Play (gioco), Authenticity (Autenticità), Reframing (ristrutturazione), Empathy (empatia), No Ultimatums (nessun ultimatum), Toghetherness (intimità).

Le due studiose hanno deciso di mettere a punto una guida pratica per spiegare ai genitori di tutto il mondo il segreto delle famiglie danesi: “Il metodo danese per crescere bambini felici”.

Ecco come funziona:

1. Play (Giocare)

Jessica e Iben raccontano nel loro libro che in Danimarca viene data la possibilità ai bambini di giocare molto più di quello che avviene in altri Paesi, tra questi l’Italia, dove i genitori tendono a programmare i pomeriggi dei figli con tante attività extrascolastiche (sportive, musicali, linguistiche…).
Dati scientifici dimostrano come il gioco libero sia fondamentale per crescere bambini sani e felici: esso infatti insegna ai bambini ad essere meno ansiosi e a sviluppare la resilienza, cioè la capacità di saper affrontare al meglio le situazioni imparando a gestire le emozioni e lo stress.

Ecco i consigli per lasciare i bambini liberi di giocare:
– togliete di mezzo tutti i dispositivi digitali. Per giocare i bambini hanno bisogno solo della loro l’immaginazione;
– lasciateli liberi di creare spontaneamente;
– uscite fuori all’aria aperta, fate giocare i bambini a contatto con la natura;
– lasciate che giochino da soli;
– se litigano tra loro evitate di intervenire;
– non proteggeteli troppo come se fossero in una campana di vetro e lasciateli liberi di sperimentare.

2. Authenticity (Autenticità)

Siate sinceri e aiutate i figli a riconoscere e accettare i loro sentimenti autentici, buoni o cattivi. Le autrici suggeriscono che bisognerebbe evitare eccessive lodi e complimenti ai bambini, o meglio di farli quando c’è stato un effettivo impegno, non “a prescindere”. Troppi complimenti possono sembrare vuoti e falsi e non aiutano l’autostima. I genitori danesi cercano di lodare i bambini più per gli sforzi che per il risultato. Cercano di insegnare ai bambini ad apprezzare il processo, facendo loro capire che a volte il giudizio sull’esito sia meno importante. Questo atteggiamento ha l’effetto di produrre nei bambini una sorta di guida interna, autostima e gioia nel lavorare sulle cose.

3. Reframing (Ristrutturazione)

Nel libro, le due autrici fanno riferimento alla capacità di “restrutturare” la realtà, intesa come la capacità di fornire un racconto positivo e incoraggiante di ciò che accade, riducendo la negatività. Ristrutturare significa affrontare una situazione spiacevole guardandola da un’altra prospettiva, in modo che appaia un po’ meno negativa. La ristrutturazione è proprio alla base della resilienza.
Bisognerebbe sempre cercare di trovare il lato positivo delle cose, anche delle più brutte, e lo si può fare in due modi: utilizzando il senso dell’umorismo e ricorrendo ad un ricordo di un momento passato felice.

4. Empathy (Empatia)

L’empatia è la capacità di connettersi con gli altri e si sviluppa nel periodo dell’infanzia grazie al rapporto con la figura di attaccamento, della madre in particolare: il piccolo prima impara a sintonizzarsi sulle emozioni e gli stati d’animo della madre e in seguito su quelli delle altre persone. Il neonato sente quello che sente la mamma come davanti a uno specchio.
Per educarli ad essere empatici bisognerebbe aiutarli a capire le emozioni altrui e allo stesso tempo a sperimentare le sue. Ad esempio, davanti al bambino che piange chiedetegli “Perché piangi? Cosa ti fa arrabbiare?”. Dimostrate di comprenderlo “Capisco che tu sia triste”. Mai sminuire i suoi sentimenti dicendo frasi tipo: “Dai non essere triste!”.

5. No ultimatums (Nessun Ultimatum)

I danesi sono genitori autorevoli, non autoritari. Evitano punizioni o sculacciate e soprattutto ultimatum.
“Comandare incutendo paura comporta un problema, perché non si promuove il rispetto: si promuove la paura” spiegano le autrici.

Ecco alcuni consigli per evitare ultimatum e urla:
– ricordate sempre che non esiste un bambino cattivo, ma solo un comportamento sbagliato;
– ricordate che i bambini sono buoni per natura;
– date loro delle regole e non puniteli. Cercate di gestie i conflitti con autorevolezza, fermezza ma anche calma e affetto;
– siate chiari nello spiegare sempre bene le regole di comportamento e chiedete a vostro figlio se le ha comprese.
Questo approccio trasmette rispetto e aiuta a mettere voi e i bambini dalla stessa parte, condividendo un obiettivo comune;
– ricordate che la calma genera calma.

6. Togetherness (intimità)

I danesi cercano di passare più tempo possibile insieme ad amici e parenti. Il loro stile di vita impone di avere in casa un’atmosfera intima e accogliente: accendendo le candele, giocando insieme, preparando del buon cibo, gustando una torta e una tazza di tè, il tutto godendo della reciproca compagnia e intimità.
In Danimarca questo stile di vita viene indicato col termine “hygge”.
Nei momenti di riunione in famiglia, i danesi collaborano per essere positivi, accoglienti e lasciare da parte i dissapori ( da noi in Italia, spesso accade proprio il contrario: pensate a quante cene di Natale finiscono con dei litigi).

L’hygge in Danimarca si insegna anche a scuola: i bambini lavorano su progetti di gruppo che li incoraggiano a imparare e ad aiutarsi reciprocamente. Si incoraggiano gli alunni più bravi perché siano empatici e si preoccupino degli altri.

Alcuni consigli per portare intimità e hygge nelle vostre riunioni di famiglia:
– rendete l’atmosfera di casa più accogliente con candele, decorazioni fatte a mano, cibi cucinati insieme;
– non lamentatevi;
– se qualcosa non va, usate il reframing, la ristrutturazione per vedere le cose in una luce più positiva;
– eliminate gli oggetti di troppo: non riempite la casa di giochi e cianfrusaglia, fate in modo che tutto sia semplice. E soprattutto spegnete tv, smartphone e tablet;
– incoraggiate il gioco dei bambini: dategli colori per dipingere o fateli giocare fuori all’aperto. Non intratteneteli con i dispositivi tecnologici;
– fate giochi di gruppo: giochi di squadra, cacce al tesoro, etc;
– fate in modo che ci sia musica in casa: cantate e ballate;
– fate capire ai vostri figli che la famiglia è una squadra;
– celebrate l’hygge ogni giorno: potete metterlo in pratica nei fine settimana anche se siete solo voi con vostro figlio, non solo nelle grandi riunioni familiari.

In un’intervista, Jessica, una delle autrici de “Il metodo danese per crescere bambini felici” ha dichiarato che vive in Italia e che usa il metodo danese anche qui: “Per me il metodo danese è una filosofia che possiamo assimilare e usare ovunque nel mondo. Io credo che il fatto che il libro sia stato pubblicato in paesi così diversi dipenda dal fatto che si tratta di idee che tutti possiamo apprendere per essere persone migliori e genitori migliori. Il sistema sociale in Danimarca aiuta molto, specialmente nel ridurre lo stress: questo è vero.

La vita può essere molto dura in Italia e l’Italia non è un paese facile dove crescere i bambini. Ma io credo profondamente che se cominciamo ad usare comunque il metodo danese e la sua filosofia – insegnare l’empatia, dare più spazio al gioco libero, eliminare le punizioni corporali, provare a ristrutturare il modo di vedere la realtà, essere più autentici e praticare alcuni hygge – potremo vedere una enorme differenza.

È molto positivo riflettere e cercare di essere una persona e un genitore migliore. Dalla grande saggezza educativa danese possiamo imparare moltissimo. Credo inoltre che se cresciamo i nostri figli con più empatia essi saranno capaci di cambiare il sistema in Italia, in modo che ci sia più supporto per le famiglie. Tutto dipende da come cresciamo i nostri figli. I genitori svolgono il più importante lavoro del mondo!”.

Per saperne di più su come crescere figli felici:

Libro scorrevole, di facile lettura e molto interessante! Ti aiuta a metterti in discussione in modo sereno e a trovare alternative ai nostri automatismi. Alcuni punti affrontati o consigli possono sembrare ovvi e banali ma..in realtà quanto li mettiamo in pratica quotidianamente?siamo sinceri..un esame di coscienza non può farci male. In realtà più che un metodo, quello che viene proposto, è una filosofia di vita, un modo di fare dei Danesi che viene trasmesso loro da generazioni e che applicano in modo naturale perché facente parte della loro cultura. Noi possiamo prendere esempio è impegnarci a farlo nostro è ad applicarlo. Ci guadagnerebbe soltantoUna lettrice

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