Programmare è Certamente Importante, ma il Pensiero lo è Ancor di Più

Codificare soluzioni a problemi più o meno semplici consente di governare l’interazione tra chi progetta ed esecutore. Sono tantissime le cose che si possono codificare. In campo scolastico sia gli insegnanti sia gli studenti trovano utile e interessante il coding.

Ogni studente di ogni scuola dovrebbe avere l’opportunità di fare coding e imparare a programmare, acquisendo quei concetti base che permettono di arrivare al cuore dell’attuale rivoluzione digitale. La programmazione informatica risulta, più che uno strumento, un modo di guardare le cose proprio per risolvere problemi sempre più complessi mediante scomposizione e riduzione del compito. Si entra in contatto con persone in pieno sviluppo creativo, insieme a molte comunità di appassionati. È un importante pilastro per una formazione globale.

Sono decine gli “Ambassadors” dei Paesi europei impegnati in questo settore per aiutare a superare le attuali lacune. L’interesse per la programmazione informatica e verso il pensiero computazionale è così importante che la riforma della Buona Scuola, introdotta dal Governo italiano, ne propone l’attivazione ad ogni livello scolastico.

In pochi anni diversi fenomeni come i CodeDojo, le settimane di Coding e l’ora del Codice si sono sviluppati e ampiamente diffusi in tutto il mondo. L’azione europea “codeweek” di metà ottobre ha avuto pieno successo e un grande seguito in Italia. In tutto il mondo si creano comunità di sensibilizzazione sul tema della formazione informatica di base.

programmare

L’Ora del Codice si celebrerà ancora a livello mondiale dal 5 all’11 dicembre e proseguirà anche nelle settimane successive. A partire dal 7 dicembre, sempre a livello globale, si passa poi alla Computer Science Education Week con un ampio coinvolgimento degli insegnanti di informatica che si aggiungono a quelli impegnati nell’Ora del Codice.

Dato che molti studenti sono già andati ben oltre un’ora di codice, la CSEdWeek offre un’altra eccellente opportunità per far esplorare mondi che sono al di fuori dei normali programmi di studi.

Per l’accavallarsi di tutte queste iniziative di promozione del Coding in Rete, nelle prossime settimane si suggerisce a tutti di pianificare le attività non finalizzate al conseguimento di certificati, ma tese solo a far prendere confidenza con il pensiero computazionale (PC), come preliminare alla programmazione informatica (coding)

Un’altra idea, se si vuole, è quella di aprire un Club di Computer Science First che Google sta diffondendo ovunque. Qui si sceglie un tema, si propone un cronoprogramma e si passa a recuperare e distribuire i materiali. CS-First è anch’essa una piattaforma che permette agli studenti di avvicinarsi alla programmazione attraverso l’attività scolastica.

Ogni Club tematico di CS-First è coordinato da un insegnante e tutti gli studenti possono parteciparvi nell’ambito delle attività scolastiche. Tutti i materiali risultano gratuiti e accessibili online e sono rivolti a studenti tra gli ultimi due anni di scuola primaria e l’inizio delle superiori (9-14 anni).

Si possono adattare anche a programmi ed esigenze più specifiche. Si basano su Scratch e sviluppano diverse tematiche che interessano tutti. A un Club come quello del DIDASweb (http://DIDASweb.it), relativo alla programmazione di giochi, si accede su segnalazione con il codice del club e opportune credenziali. Volontari introducono il Club ed assistono individualmente gli studenti mentre questi guardano i video e realizzano dei progetti durante gli incontri; inoltre, rispondono alle domande degli studenti (con l’aiuto delle soluzioni fornite da Google), offrono incoraggiamento e gestiscono la tempistica delle attività previste.

In questo caso, come in tutti quelli citati, gli obiettivi sono sempre gli stessi: favorire l’avvicinamento alla programmazione, incoraggiare nuove esperienze, dare prova di determinazione nell’affrontare problemi complessi, rendere familiari le tecnologie, dimostrare l’impatto positivo della programmazione in varie discipline.

Tutto ciò viene proposto senza richiedere particolari conoscenze informatiche. Con tali premesse a scuola ci si impegna di più per riuscire ad esprimere il Pensiero Computazionale (PC) e divertirsi insieme con il Coding. Il modo migliore per avviare alla programmazione è proprio questo: programmando!

Gli studenti al giorno d’oggi sono tenuti a svolgere un ruolo attivo online, piuttosto che semplicemente essere consumatori passivi di contenuti. La strada indicata è quel che ci vuole per infondere realmente le capacità e le competenze per essere efficaci, responsabili e creativi online. È questo il modo migliore per garantire che gli studenti siano all’avanguardia nell’utilizzo di Internet come strumento di crescita, di sviluppo armonico e positivo.

Si dà così nuova linfa alle nostre strutture educative facendole contribuire a tale sviluppo. Quanto queste idee siano valide sarà oggetto di discussione a Bruxelles il 6-7 aprile dell’anno prossimo alla Media & Learning Conference.

 


Autore articolo
Sergio Casiraghi

Sergio Casiraghi

Group Leader & Mentor DIDASforce – Task Force for Innovation in Education, e-Tutor Master DIDASCA – The First Italian Cyber Schools for Lifelong Learning – Sondrio

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