Non Sono un Super Insegnante, Ma Va Bene Così

Internet ci ha rovinati. Ovunque ti giri vedi video virali di questi “Super Insegnanti”, come se fossero Batman o qualcuno tra questi supereroi.

Vi dico che tutto questo non è reale. La nuova era dei “super insegnanti” ha creato, nella professione del docente, un baratro più grande rispetto a un compito sulle moltiplicazioni in classe. Ci sono questi “super insegnanti” selezionati in ogni città così straordinari nel loro insegnamento che sembra che il resto di noi sia inferiore o che non ci impegniamo abbastanza. Sono assolutamente a favore nel cercare di avvicinarci ai bambini e di trovare metodi adatti, ma questo è un pochino irrealistico per il 99% di noi insegnanti.

Le persone mi vogliono paragonare a Batman, mentre in realtà sono molto più come Robin. Questi Super Insegnanti sono coloro che vivono nella gloria di un grande trionfo, ma vi dimenticate del resto degli insegnanti che stanno facendo del loro meglio senza il bagliore di Hollywood.

Per qualche motivo, in questo periodo ci si aspetta che dobbiamo congratularci e aspirare ad essere queste persone ogni volta che ci svegliamo. Non sono un Super Insegnante, ma va bene così. Non necessito di un mantello. Non si abbina bene ai miei pantaloni color cachi.

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Dichiaro ufficialmente che sono sbalordito da ciò che alcuni di questi “super insegnanti” stanno facendo e creando. Io sto qui, cercando di capire come calcolare l’area di una piramide e loro invece hanno creato un robot dopo essere riusciti a programmarne il codice.

Apprezzo il loro duro lavoro e la loro dedizione al coding, ma personalmente penso che anche la mia classe sia meravigliosa, indipendentemente se i computer funzionano o meno quel giorno.

Questa visione di una classe come in Freedom Writers con Hillary Swank  mi uccide dentro, perché non è il mio quotidiano e non lo sarà mai. La mia classe è più tipo Summer School con Mike Harmon mischiato a scene di Bad Teacher e School of Rock.

Ho 28 anni di carriera alle spalle con atteggiamenti vari, problemi nella lettura, stomaci affamati e futuri geni della scienza. Sono pieno di lavoro, sottopagato, passionale e… aspetta che arriva… UMANO. Ci sono bei giorni e brutti giorni. Mi sveglio con mal di testa, raffreddori e a volte ho bisogno di un minuto per me stesso alle 12:30 dopo un’intensa spiegazione di matematica.

La mia classe non si ribalta ogni venerdì. Sono felice che sia una classe normale di venerdì. Non ho dei post-it plastificati e coordinati per ogni singola lezione che facciamo. Non sono a comando di 47 attività pomeridiane esponendo il nuovo “metodo” che ho imparato la scorsa estate. Non partecipo ad ogni sessione offerta di sviluppo personale, e non guido per ore e ore per parteciparci perché è “innovativo, informativo e il nuovo modo di imparare.” Non cerco di scalare la scala proverbiale vantandomi di cosa abbiamo fatto in classe questa settimana. Piuttosto scatto una foto agli studenti che giocano nel parchetto rincorrendosi a vicenda.

Dico tutte queste cose che non faccio perché questo è quello che internet definisce un “super insegnante”. Cerca su Google Super Insegnante (o Super Teacher) e vedi tu stesso. Ovunque sono descritte liste di aspettative irrealistiche ed esempi di Super Lezioni. Se sei come me, non farti smuovere. Non necessito di un mantello e un “Premio dell’Anno all’Innovatore” per farmi capire di aver svolto bene il mio lavoro.

I miei 20 piccoli umani ricevono il miglior me stesso che posso dare ogni giorno. Lasceranno la classe sapendo come raggruppare nelle sottrazioni e leggendo un po’ meglio rispetto a quando sono entrati all’inizio. Sapranno quanto li voglio bene e quanto mi irrita quando mi interrompono, e tanto altro. Parteciperanno a delle lezioni molto belle che si ricorderanno per sempre, ma passeranno anche del tempo libero quando li vedo particolarmente stanchi dopo una lunga spiegazione.

Posto su facebook i loro successi e le cose divertenti che abbiamo fatto, ma non ricevo 10 mila like e non diventeranno mai virali. Se questo non mi pone negli occhi del potere, allora così sia. Io necessito solo di questi piccoli occhi che si illuminano quando gli dico “Ottimo Lavoro”.

Non sono un super insegnante, e mi va bene così. Sono il loro insegnante, e loro mi vogliono bene comunque.

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