Oltre alla notizia di questi giorni del taglio alle ore di storia nei nuovi Istituti professionali, arrivano nuove indicazioni per la nuova maturità 2019 riguardo il tema di storia.
Si tratta della prova di italiano. Cioè le tipologie della prova di italiano proposte non saranno più quattro ma tre, andando ad eliminare proprio la traccia di argomento storico. In pratica quindi l’ambito storico rimane solo nel testo di tipo argomentativo.
Questa decisione nasce sicuramente dal fatto che era davvero esiguo il numero di studenti che ogni anno sceglieva di svolgere il tema di carattere storico.
Per fornire qualche dato a riguardo, possiamo dire che nei dieci esami di Stato dal 2008 al 2017 ben otto volte il tema storico è stato praticamente ignorato. Per cui calcolando una media complessiva, solamente il 3% dei maturandi si è cimentato in elaborati storici.
In particolare nell’anno 2010, anno della traccia sulle ‘Foibe’, questa è stata proprio l’opzione meno scelta tra le settanta esaminate (tra analisi del testo, saggi brevi, temi di storia e d’attualità): meno di 1 su 100 (lo 0,6%) ha provato a svolgerla. (fonte Skuola.net)
Si può facilmente pensare che gli studenti siano allergici alla storia, e un po’ è vero. Ma è anche sicuramente vero il fatto che le tracce storiche si basano sempre su argomenti relativi alla seconda metà del Novecento, spesso non affrontati in classe per mancanza di tempo. Ed inoltre anche i relativi documenti sono di difficile interpretazione, per cui spesso non alla portata degli studenti.
Certo è però che lo studio della storia resta comunque indispensabile per la formazione dell’identità e della coscienza civica dei ragazzi; anche se sicuramente la traccia di argomento storico dalle prove degli Esami di Stato non sarà rimpianta.