Achille Lauro Risponde alla Famiglia di Tenco

Quando parleremo del Festival di Sanremo 2020, sicuramente ricorderemo Achille Lauro e il suo essere chiacchierato protagonista dell’evento. Ma anche l’anno scorso, nel Sanremo 2019, l’artista ebbe modo di far sorgere polemiche intorno a lui e adesso, ricordando, risponde alla famiglia di Tenco.

Andando con ordine, a ritroso, Achille Lauro, oltre ad aver infiammato il palco per le sue eccentriche performances, adesso risponde alle domande e curiosità che gli vengono poste durante i talk show post festival, non ultimo il salotto di Mara Venier, Domenica In. Ecco cosa dichiara dalle poltroncine più famose dell’intrattenimento domenicale: “Io ho iniziato ad immaginare la musica come una rappresentazione teatrale. Me ne frego è un inno alla libertà di pensiero, al vivere. Abbiamo quindi deciso di rappresentare questi 4 personaggi che storicamente hanno rappresentato questo: San Francesco, David Bowie, Maria Casati e Elisabetta I Tudor. La cosa più bella è stata portare questo su un palco così istituzionale“.

Al festival 2020 Achille Lauro ha partecipato con Me ne frego e i suoi sorprendenti e provocatori look. Parlando della sua musica, di come vuole pensarla in modo differente dal solito, fuori da ogni schema, da ogni genere, Achille Lauro ribadisce che non voleva vincere il festival, esattamente come era successo nello scorso Sanremo. Alla domanda del perché non avesse portato un pezzo ritenuto migliore di Rolls Royce, lui diceva che non era lì per vincere il Festival.

Ritornando indietro con la memoria allo scorso anno, Achille Lauro racconta alcuni retroscena che forse non sono noti a tutti. Gli fu assegnato il Premio Luigi Tenco 2019. I giornalisti oggi gli chiedono se ci fosse rimasto male per le dichiarazioni della famiglia, contraria all’assegnazione di quel premio proprio a lui. Il ragazzo, in modo schietto, semplice ed educato, adesso risponde: “Come può una famiglia di un incompreso parlare del fatto che un ragazzo non possa salire sul palco?

Non ci resta che attendere eventuali ribattute da parte della famiglia di Tenco, a una frase semplice, elegante, ma sicuramente scomoda.

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