Barriere Architettoniche e Inclusione: La Gita Scolastica che fa Riflettere

L’episodio raccontato dalla madre di una studentessa di terza elementare fa riflettere sulle barriere architettoniche e l’inclusione.

Barriere Architettoniche e Inclusione

Il Giorno riporta la vicenda raccontata da Caterina Cassese, referente per l’inclusione dell’istituto comprensivo Ciresola e mamma di una bambina di terza elementare.

Il 19 maggio la scuola organizza una gita al Museo di Storia Naturale. Previsto il tragitto a piedi, che però è troppo lungo e faticoso per la bambina, che ha una disabilità motoria.

Le uscite didattiche devono essere un’opportunità, non l’ennesima barriera” ha dichiarato la madre.

L’avviso che l’uscita didattica si sarebbe fatta a piedi è dell’11 maggioè dovere della scuola trovare la giusta strategia per garantire l’inclusione di nostra figlia” ha aggiunto.

Inizialmente la scuola aveva chiesto ai genitori di accompagnare la figlia al museo in auto: “Ma in questo modo si sarebbe persa il percorso insieme ai compagniA quel punto ci hanno comunicato che il dirigente la avrebbe accompagnata in auto, mentre tutti gli altri avrebbero raggiunto il museo a piedi. Non chiediamo un accompagnamento, chiediamo inclusione: ha il diritto di stare con gli altri per tutto il percorso“.

Un’altra soluzione: “Andare in gita coi compagni su quello stesso passeggino al quale è stata inchiodata per anni, mentre loro camminano, significa riaprire un fossato simbolico lacerante, ponendola in una condizione impropria, penalizzante, innaturale, anacronistica, regressiva“.

Caterina ha invece proposto di portare tutta la classe in metro fino al museo, oppure fare affidamento al servizio navetta Atm gratuito: “Ci hanno risposto che non volevano penalizzare gli altri bambini, dopo due anni di pandemia, facendoli rinunciare a una camminata“.

Quando si organizzano uscite didattiche il rispetto dell’inclusività deve essere garantito. Serve più attenzione nel mondo della scuola. Porto avanti questa battaglia per mia figlia, ma anche per tutti gli alunni con disabilità. Hanno diritto alle uscite didattiche come tutti gli altri, senza discriminazioni” ha concluso.

Infine Caterina Cassese ha aggiornato il giornale, riferendo di aver risolto insieme alla scuola la situazione.

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