Ottocento domande per i buoni spesa su novemila abitanti, circa il 10% della popolazione. E’ successo a Cesa (Caserta) e la Guardia di Finanza ora vuole vederci chiaro.
Il sindaco del paese, intanto, ha dichiarato via web: “Di fronte a questo numero di domande impressionante sono deluso e amareggiato. Avevamo fatto appello al buon senso affinché non venissero presentate domande da parte di persone che non ne avessero necessità, in quanto i fondi non sono sufficienti per dare assistenza a lungo tempo, e gli uffici comunali sono stati inondati di domande“.
Sembra infatti che molte richieste siano giunte da persone che non possiedono i requisiti adeguati. Il primo cittadino ha ribadito:
“Ci siamo ritrovati domande di persone con redditi importanti, di persone che hanno lavorato fino a poche settimane fa e che quindi hanno sicuramente la possibilità di fare la spesa, di persone che camminano in auto di lusso, di altre che hanno addirittura sponsorizzato iniziative di beneficenza ed hanno presentato la domanda per tramite del coniuge. Addirittura abbiamo trovato domande dello stesso nucleo familiare presentate più volte. Questo determina che gli uffici dovranno perdere un bel po’ di tempo per esaminare tutte le domande, con un effetto deleterio per chi ne ha veramente bisogno. Volevamo provare a distribuire i buoni al massimo entro sabato 11 aprile, ma esaminare 800 domande in pochi giorni è impossibile“.