Come un Insegnante Deve Affrontare e Demotivazioni di Fine Anno Scolastico

Quante volte capita, nell’arco di una vita, di tornare a casa esausti dal lavoro e pensare tra sé e sé: “Anche oggi non ho concluso nulla”. Questo atteggiamento è davvero negativo ma non è il solo: esiste il secondo step che peggiora le cose.

Questa seconda fase è quella che solitamente viene dopo, ovvero: “Ok, oggi è andata così, ma da domani prometto che farò del mio meglio”. E puntualmente cosa succede? Si disattendono le proprie aspettative e si finisce solo con lo stare peggio.

Demotivazioni

Cerchiamo di concretizzare questo esempio: nella figura del docente spesso si spiegano le lezioni nel modo che si ritiene più consono e affine. Si nota però che, in questo modo, l’attenzione in classe è quasi nulla. Allora si torna a casa demotivati e si pensa: “Ok, domani la lezione la rendo più grintosa!”. Cosa che puntualmente non avviene, mandando il docente nel suo vortice di demotivazione. E allora cosa bisogna fare?

La risposta è piuttosto semplice: fare una promessa a se stessi DOPO aver fallito serve a poco. Se si vuole il cambiamento è bene muoversi subito per ottenerlo. Ci si promette di rendere più grintosa la lezione? Bene, subito dopo la promessa si va a leggere qualche libro al riguardo per approfondire meglio questo aspetto. Uno studente si promette che domani studierà di più? Bene, dopo la promessa si dovrebbe mettere subito a studiare.

Le promesse a se stesso spesso sono vane perché non hanno un “prezzo immediato”, se invece si inizia ad agire nell’immediato i risultati saranno tangibili e la propria situazione migliorerà.

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