I genitori di Francesco Bonifazi, il bambino di 7 anni di Cagli morto per un’otite trattata con l’omeopatia, sono stati condannati a tre mesi di carcere con pena sospesa.
Francesco era deceduto nel maggio del 2017, dopo essere stato portato in ospedale in condizioni disperate. I genitori erano accusati di concorso in omicidio colposo aggravato. Ora i loro avvocati ricorreranno in appello. L’omeopata che aveva seguito Francesco, invece, sarà processato il 2 settembre.
Aveva prescritto al bambino dei rimedi omeopatici al posto degli antibiotici, facendo degenerare l’otite in encefalite. Il ricovero d’urgenza all’ospedale “Salesi” di Ancona e l’intervento erano purtroppo arrivati troppo tardi. Per i genitori il rifiuto delle cure tradizionali nasceva dal timore che il figlio, di salute cagionevole, diventasse troppo dipendente dagli antibiotici.
Gli avvocati affermano che le condizioni del bambino erano “state altalenanti, tra miglioramenti e peggioramenti, tanto da non rendere pienamente percepibile la gravità della situazione”. Dichiarano inoltre che Francesco venne portato per due volte dal dottore, che avrebbe dovuto intuire quanto le sue condizioni stessero peggiorando.