Contratto Scuola, Turi: Niente Diritti ma Solo Obblighi

Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, critica il nuovo contratto della scuola.

Contratto Scuola

Durante un’intervista live ad Orizzonte Scuola, afferma: “Un contratto della scuola non è un contratto come altri. Nella scuola c’è una sindrome impiegatizia ma non da parte di chi ci lavora”.

“Il lavoro sommerso è un errore, perché ci sono aspetti della professione che non possono misurarsi col tempo. Ma oggi il contratto non riesce a dare diritti e obblighi. Ma solo obblighi” continua.

“Il contratto deve essere capace di mettere insieme tutte cose ma non si può quantificare il lavoro dell’insegnante, perché la sindrome impiegatizia non ci può stare” aggiunge.

I lavoratori della scuola non hanno orario ormai, sono sottoposti ad uno stress continuo a tutte le ore, pur avendo nel contratto della scuola, unico in Italia, il diritto alla disconnessione, diritto che non è garantito da nessuno” spiega.

Poi: “Noi chiediamo di rifinanziare il contratto, perché le risorse sono insufficienti per equiparare la scuola quanto meno ai colleghi del pubblico impiego. Non dico ai colleghi europei, ma quelli all’interno del pubblico impiego italiano“.

Sapere che un lavoratore amministrativo guadagna mediamente 340 euro medie al mese più di un lavoratore della scuola porta a ribellarsi. Abbiamo una forbice di oltre 340 euro” prosegue.

Infine parla di aumenti: “Al momento abbiamo 104 euro circa di aumento, secondo i nostri calcoli, mentre invece gli statali hanno da poco rinnovato ad una media di 117 euro. Quei 340 euro di partenza aumentano. E noi non ci stiamo

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