Covid, a Bologna Più di 500 Ragazzi a Casa Dopo il Rientro, Le Elementari Sono Le Più Colpite

La scuola ha riaperto in presenza da poco più di sette giorni, eppure a Bologna e dintorni gli studenti costretti ad andare in quarantena sono più di 500, a causa del regolamento che vuole l’isolamento di tutta la classe se c’è un positivo.

Covid a Bologna

Il triste record va alle classi primarie, seguite da scuole dell’infanzia e nidi. Il responsabile dell’Igiene Pubblica dell’Ausl di Bologna Paolo Pandolfi ha così risposto alle critiche dei genitori riguardo la normativa: “Questa ordinanza è stata costruita tenendo conto delle varianti che hanno due caratteristiche: la prima è proprio la contagiosità, di cui ormai tutti hanno sentito parlare. Ma pare anche che le varianti rimangano nel corpo più a lungo, quindi i positivi rimangono contagiosi più tempo. Per questo si è allungata un po’ la durata della quarantena, rispetto a prima. È un provvedimento di prevenzione: si evita che la malattia contagi altri soggetti.

E la quarantena deve essere doverosamente rispettata: “Ricordo che se si infrange questa regola si va nel penale. Noi in passato abbiamo trovato persone fuori regola, sono state segnalate alla magistratura” ribadisce Pandolfi.

I dirigenti scolastici sottolineano però la difficoltà nella gestione: “Se la motivazione è di carattere solo sanitario va accettata, se è anche organizzativa per la sanità allora bisogna tenere conto che così si rischia di scompaginare l’organizzazione della scuola.

Molto controversa anche la regola che vieta agli insegnanti di insegnare in altre classi se nella loro c’è un positivo: “In questo modo dobbiamo chiamare dei supplenti. Noi ora abbiamo un caso alle medie e ce la siamo cavata con sostituzioni interne, ma se i casi dovessero aumentare?

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