La didattica di sostegno domiciliare, prevista dal Decreto Scuola e avvalorata dal dossier del comitato Colao, suscita polemiche dall’Anief.
“Sull’inclusione bisogna evitare soluzioni sbrigative e che rischiano di snaturare la figura del docente di sostegno. La vera inclusione si fa in classe”. Queste le parole di Marcello Pacifico (ANIEF) in merito alla didattica di sostegno domiciliare.
La misura del Decreto Scuola prevede che gli interventi domiciliari debbano essere richiesti dalla famiglia, nel rispetto delle norme di sicurezza previste per luoghi di lavoro e per l’emergenza coronavirus, e con personale in servizio presso l’istituto scolastico.
L’Anief, commentando il Decreto Scuola e il piano Colao, avverte che l’alunno disabile ha bisogno di essere insieme ad un gruppo di suoi pari per fare vera inclusione. Ovviamente nel rispetto di tutte le norme igienico sanitarie predisposte.