Il Disperato Appello della Croce Rossa: “Aiutateci, Abbiamo Solo Dieci Mascherine”

È un duro allarme quello lanciato dalla Croce Rossa di Modena, i cui volontari sono schierati in prima linea nella lotta contro il coronavirus. Allo stato attuale, infatti, l’Organizzazione si trova in uno stato di profonda crisi, causato dal fatto che non vi siano dispositivi di protezione individuale. Il Vice Presidente, Marco Ranuzzi, ha dichiarato: “Grazie all’Ausl che ci fornisce i kit quotidianamente, riusciamo a essere sempre protetti. Ma nel nostro magazzino, per esempio, sono rimaste si e no dieci mascherine“.

E pensare che, proprio a Modena, stanno operando senza tregue ben trecento volontari della Croce Rossa. Così, il vice presidente ha sostenuto: ” Siamo tutti in affanno. Però, l’azienda sanitaria sta facendo i miracoli per permettere a tutti noi di lavorare in sicurezza e di garantire la stessa sicurezza ai pazienti. I dispositivi sono venuti a mancare sul mercato, perché si è creata la psicosi di massa, la quale ha portato all’arrembaggio nella grande distribuzione“.

croce rossa coronavirus

Ha chiarito, tuttavia: “Diciamo che il consumo è altissimo perché tutti le usano e questo ha messo in crisi il sistema produttivo. In più tantissime persone hanno acquistato ulteriori mascherine pensando che, a causa di notizie false, quelle chirurgiche non servissero. Ma non è così. Sono indispensabili per non infettare, ma non fungono da scudo. Il problema è che tanti privati hanno fatto il pieno senza capire di cosa ci fosse il bisogno e perché“. A ciò, si è aggiunto anche il fatto che moltissimi venditori abbiano approfittato della situazione, iniziando a vendere i dispositivi a prezzi alti.

Il problema, però, la Croce Rossa di Modena non sta evidenziando la carenza esclusiva delle mascherine. Al contrario, vi è una mancanza di guanti, tute protettive, calzari, cuffia, camice bianco ad alto contenimento e detergenti per sanificare la ambulanze. In altre parole, quelli che mancano sono proprio i kit protettivi. Ranuzzi ha, infatti, spiegato che, durante ogni servizio per Coronavirus, si utilizzano due kit alla volta: “In ogni servizio ne consumiamo due e ad ogni servizio ne ripristinano due. Ma se finiscono le scorte, rischiamo di non averne a sufficienza“.

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