“Ciao papà. La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto”. Con questa frase di Pessoa Luca Carboni ha annunciato sui social la morte di suo padre, a didascalia di un’immagine che vede il cantautore bolognese da piccolo insieme ai suoi genitori.
Le reazioni sul web non si sono fatte attendere: “Un grande abbraccio amico mio”, scrivono i Tiro Mancino, “Io e la mia famiglia siamo vicini a te e alla tua famiglia, una preghiera al tuo papà, ora è di nuovo assieme alla tua mamma”, “Conosco il dolore che provi, ti viene a mancare tutto”, commentano commossi i suoi ammiratori.
Luca Carboni, classe 1962, figlio di un impiegato e di una casalinga, ha cominciato a mostrare il suo talento musicale già da bambino e da adolescente mette su la sua prima band, i Teobaldi Rock, in cui suona la chitarra e scrive i testi.
Durante un’esibizione viene notato dal cantante degli Stadio, Gaetano Curreri, che lo prende sotto la sua ala protettiva, fino a farlo diventare l’artista che tutti conosciamo.
