Emergenza coronavirus in Italia, Le Nuove Disposizioni: Cosa Chiude e Cosa Resta Aperto

Nella tarda serata di ieri, si è tenuta una nuova conferenza in diretta sui principali social network istituzionali. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha comunicato le nuove misure restrittive, che sono state decise per poter contenere al meglio la pandemia. Per questo motivo, è stata annunciata una sorta di blocco totale delle attività commerciali e non. Tuttavia, le disposizioni hanno creato non poca confusione, in quanto non si è capito con esattezza cosa rimanga aperto e cosa invece debba necessariamente chiudere.

conte disposizioni coronavirus

Secondo le nuove disposizioni, rimarranno aperti questi negozi e servizi:

  • supermercati
  • ipermercati
  • discount di alimentari
  • minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari
  • commercio al dettaglio di prodotti surgelati
  • commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
  • commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
  • commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
  • commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
  • commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
  • commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
  • farmacie
  • tabaccai
  • commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
  • commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
  • commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toeletta e per l’igiene personale
  • commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
  • commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
  • commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
  • commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
  • commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
  • commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
  • commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
  • commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
  • lavanderia e pulitura di articoli tessili e di pelliccia
  • attività delle lavanderie industriali
  • altre lavanderie, tintorie
  • servizi di pompe funebri e attività connesse
  • attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza interpersonale di un metro
  • attività di ristorazione con esclusiva consegna a domicilio
  • esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e di rifornimento carburante, situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali
  • servizi bancari, finanziari, assicurativi
  • attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare

Invece, le disposizioni impongono la chiusura dei seguenti esercizi e attività:

  • attività commerciali al dettaglio, a eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità
  • servizi di ristorazione, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie
  • attività inerenti i servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti)

Si ricorda che queste misure saranno valide – per ora – fino al 25 marzo.

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