Fiorentino Lancia L’Allarme: PNRR è L’Ultima Possibilità per Migliorare La Scuola

Luigi Fiorentino, Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione, parla del PNRR, che considera l’ultima possibilità per risolvere i problemi del paese e della scuola.

PNRR è L'Ultima Possibilità

Dobbiamo riuscire a realizzare il PNRR perché dopo questa iniziativa, se il Paese non ce la fa, non c’è un’altra iniziativa, non c’è una speranza futura” dichiara durante un’intervista all’Osservatorio Riparte l’Italia .

Dobbiamo riuscirci perché questa occasione è l’ultima. Dobbiamo assolutamente riuscire a realizzare questo piano in tempi rapidi. L’Europa ci ha promesso quasi 200 miliardi, ma ce li darà solo dopo che avremo realizzato quegli obiettivi come ci chiede l’Europa e nella tempistica che l’Europa ci chiede. Questo è centrale, è fondamentale” prosegue.

Questo è un piano che non ci consente di perder tempo, quindi qualsiasi cosa che ci porta a perder tempo, mi fa paura. Una crisi di governo mi fa paura, perché sappiamo poi come funziona, ti blocca per 3 o 4 mesi, rallenta l’azione di realizzazione. In quel caso, per un piano di questo tipo che ha tempi molto contingentati, è pericoloso” aggiunge.

Poi parla della scuola e della costruzione di asili nido: “In una zona ad alta densità criminale, camorristica o mafiosa, la costruzione di un asilo nido è molto importante, ti fa guardare al futuro, perché in quelle zone dove c’è la cappa della criminalità non c’è futuro. Dare alle mamme e ai papà di quelle aree la possibilità di avere un luogo dove lasciare i loro figli per permettere loro di cercare un lavoro è fondamentale, è un modo di guardare al futuro, è una speranza

Si sofferma sul reclutamento: “A scuola la differenza la fanno i docenti e se non si investe su di loro, su chi cura la formazione dei nostri figli, non c’è speranza. Noi dobbiamo investire di più, dobbiamo fare il possibile affinché i docenti possano nel corso dei prossimi anni ritrovare quella centralità di prestigio. Oggi i docenti sono degli eroi, anche nella pandemia lo abbiamo visto tutto quello che hanno fatto, però devono ritrovare un ruolo sociale che sia riconosciuto dalle Istituzioni, questo penso che sia centrale“.

Infine parla di dispersione scolastica: “L’Europa vuole che l’Italia, che ha un grande problema di dispersione scolastica, riesca a portare il livello di dispersione almeno al livello della media europea.  In termini concreti questo significa riportare in classe gli studenti che hanno lasciato già o che stanno per lasciare la scuola. Conoscendo la nostra pubblica amministrazione, questa è la sfida più grande che c’è“.

Tutto questo si potrà fare solo tutti insieme, perché l’obiettivo del Ministero è quello di «non lasciare soli i Comuni e le Scuole, non solo nella fase di realizzazione, ma anche nella fase di preparazione della candidatura per partecipare ai tanti bandi che verranno di volta in volta pubblicati e ottenere così i finanziamenti previsti” specifica.

Ci deve essere una comunicazione che non sia soltanto comunicazione di servizio, deve essere un’informazione, deve essere un canale web del Ministero dell’Istruzione che informa costantemente sull’andamento delle azioni delle singole scuole, dei singoli comuni, in cui i singoli soggetti attuatori sono monitorati. E siano monitorati non soltanto per finalità amministrative, ma perché la gente sappia come si spendono queste risorse” conclude.

Diventa un autore di MenteDidattica e pubblica i tuoi articoli!

Gli insegnanti che inviano la propria richiesta, una volta accettati, potranno pubblicare articoli su tematiche scolastiche preferite.

Lascia un commento