Il Padre di Bebe Vio a Manuel Bortuzzo: “Quando i Riflettori si Spegneranno, Noi Continueremo ad Essere Lì con Te”

Manuel Bortuzzo, dall’ospedale in cui è ricoverato, ha raccontato di essersi fatto forza ispirandosi ad una persona in particolare: “Non so perché, ma in questi giorni la prima persona che mi è venuta in mente è stata Bebe Vio“.

padre di bebe vio

Il 20enne, rimasto paralizzato a causa di un colpo di pistola alla schiena, colpito per sbaglio da due ragazzi in cerca di vendetta per ragioni ancora in parte da chiarire, si era trasferito a Roma da Treviso per allenarsi e coronare il sogno di partecipare alle prossime Olimpiadi con la squadra azzurra di nuoto.

La campionessa paralimpica di scherma non ha commentato pubblicamente le parole di Manuel, facendo sapere che qualsiasi comunicazione avverrà privatamente. Suo padre Ruggero Vio, invece, ha dichiarato alla Tribuna di Treviso: “Bebe è contenta che Manuel l’abbia citata come esempio, anche perché in questo momento il ragazzo ha assolutamente bisogno di fare riferimento a qualcosa che è successo davvero e non a vaghe speranze. Purtroppo sappiamo bene che, dopo un primo momento in cui il mondo sembra non interessarsi di altro, poi l’attenzione può andare scemando e le presenze possono diradarsi”.

Il padre della schermitrice ha tenuto a fare sapere che loro ci saranno anche quando il clamore mediatico si sarà spento: “L’onlus che porta il nome di Bebe ci sarà ancora, come c’è stata in tutti questi anni, accanto a tutti i casi simili a quello che ha toccato mia figlia. Ecco, come Bebe e l’onlus sono stati accanto a tanti ragazzi e ragazze, così, quando si potrà lavorare in silenzio lontani dai riflettori e da una mediaticità aggressiva e a tratti morbosa, saremo pronti a rispondere alla chiamata di Manuel e dei suoi cari. In questo momento sarebbe una esibizione farsi vivi con la famiglia Bortuzzo, ma stiano sicuri che da noi arriverà sicuramente un aiuto”.

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