Innovazione a Scuola, Bianchi: Dobbiamo Usare gli Strumenti, non Essere Usati

Il Ministro dell’Istruzione Bianchi interviene nel corso di un talk organizzato da Italian Tech e parla di scuola e innovazione.

Innovazione a Scuola

“Il futuro siamo noi, lo stiamo costruendo insieme, vedendo le orme su cui siamo passati e lasciandone di nuove per chi verrà dopo di noi. La Dad ci ha insegnato che ci sono altri modi e che ci sono altri mondi. Possiamo usare quell’esperienza come base, trarne vantaggio, ricordandoci come è nata questa cosa” dichiara.

Cioè che abbiamo iniziato a usarla come alternativa all’abbandono, come modo per i ragazzi di restare collegati alla scuola. Perché l’alternativa era non fare lezione” continua.

“Abbiamo commesso l’errore di replicare a distanza quello che avveniva in presenza, di replicare il rapporto docente-studente mettendoci in mezzo un computer. Solo che così non va bene, perché dobbiamo usare gli strumenti, non essere usati” prosegue.

“In questo momento, tutti gli studenti della scuola dell’obbligo sono nati in questo secolo, mentre più o meno tutti gli insegnanti sono nati il secolo scorso. Sono loro che hanno bisogno di formazione. Tutto ciò è possibile incrociando le competenze, pensando a un reskilling degli adulti, a una scuola che continua a non finisce, che inizia prima dei 6 anni e va avanti dopo i 18” aggiunge.

Dobbiamo combattere l’abbandono scolastico, perché non è possibile che in alcune zone dell’Italia arrivi al 30%. Vogliamo mettere in sicurezza gli edifici, in cui abbiamo investito 1,25 miliardi di euro. Voglio una scuola nazionale, in cui proprio grazie a quello che abbiamo imparato a fare con la Dad, le competenze di un istituto di Roma possano arrivare nelle classi di un istituto di Siracusa” conclude.

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