Mariastella Gelmini critica le priorità del governo e fa polemica sul suo interesse per la ripartenza del calcio anziché della scuola.
La Gelmini dichiara che i giovani hanno perso metà dell’anno scolastico e che “tappe importanti del processo formativo sono venute meno e non torneranno”. La sua polemica riguarda l’indifferenza della società di fronte a questo fatto. “La politica dal canto suo ha saputo al massimo dividersi su temi collaterali, impugnando la bandiera della prudenza piuttosto che quella del rientro a scuola ad ogni costo, o litigando sulle poco decorose modalità del concorso per l’eterna infornata dei precari” aggiunge.
Continua, riferendosi alla riapertura delle scuole, non ancora ben definita: “Non è un caso dunque se anche nella scelta della data per la celebrazione della prossima tornata elettorale (quella che doveva tenersi in primavera), il governo ha ben volentieri seguito l’indicazione dei tecnici, collocando i comizi elettorali nella data più ingombrante possibile per la riapertura dell’anno scolastico. Tutto complotta contro il futuro dei nostri figli”.