La discussione intorno ai nuovi banchi monoposto proposti dalla Ministra Azzolina come sistema di sicurezza per il corretto rientro a scuola dopo il coronavirus è molto attiva.
Recentemente la stessa ministra ha dichiarato: “Come ci starà il caro vecchio vocabolario sul banco monoposto? Beh, ormai il Rocci sta sui tablet, per aiutare anche gli studenti DSA. Le scuole hanno i fonti per acquistarli“
E come spesso accade, non mancano le polemiche alle affermazioni delle Azzolina. Una madre e insegnante lamenta il fatto di dover, dunque, spendere centinaia di euro per l’acquisto di libri cartacei a settembre:
“Premesso che comprendo la necessità di “svecchiarsi” sapendo usare la tecnologia al momento giusto e nelle giuste proporzioni, però, ormai, il rischio è che i nostri ragazzi non sappiano più consultare un dizionario o sfogliare un libro cartaceo o scrivere se non usando una tastiera. Come ogni cosa ci vorrebbe il giusto mezzo, né i ragazzi né noi docenti dovremmo essere obbligati a trascorrere almeno 10 ore al giorno davanti ad uno schermo, non è né salutare né educativo!”
E conclude: “Altra domanda signora ministra: ‘se non dovranno usarli questi santi vecchi e datati libri di carta perché mai noi genitori dovremmo spendere a settembre 200 euro come minimo per comprarli?’ Chiedo per me stessa come madre e come docente.”