Fioramonti oramai è una pagina del passato per quanto riguarda i Ministri dell’Istruzione. Il suo posto infatti è stato preso da Lucia Azzolina, che sin da subito mette in chiaro quali siano i suoi obiettivi da Ministro.
A suo dire la scuola non necessiterebbe di particolari rivoluzioni, ma semplicemente di miglioramenti. Lo fa sapere anche su Facebook, dove scrive: «La scuola italiana funziona. Va migliorata, ma non stravolta». Il neo-ministro dunque decide di ampliare questo discorso, espletando il suo punto di vista: «La scuola ha bisogno di cura, di semplificazione, di rapidità nelle decisioni, di visione. E di concretezza: farò in modo che il Ministero torni ad essere un punto di riferimento operativo per le scuole».
Mette poi i puntini sulle “i” riguardo un’altra questione importante, ovvero quale sarà il fine dei futuri miglioramenti. Azzolina infatti intende concentrare i suoi sforzi per migliorare la burocrazia interna delle scuole, per poter quindi snellire il lavoro di tutti i suoi dipendenti. Inoltre, al centro di ogni decisione del neo-ministro, ci saranno gli studenti. «La scuola è per loro» dichiara.
Parlando dei punti di attenzione prioritari che riguardano l’ambito dell’istruzione, una menzione particolare va fatta sugli esami di maturità e sull’introduzione dell’educazione civica, senza però dimenticare i corsi di specializzazione di sostegno e i concorsi ordinari e straordinari (questi già previsti da Fioramonti e Bussetti, gli ex Ministri).
Azzolina quindi fa un po il punto della situazione, spiegando come il lavoro da ministro sia come una macchina eternamente in funzione: «Il lavoro da fare è da subito molto impegnativo. In questi giorni di transizione l’attività al Ministero non si è mai interrotta, perché i dossier lasciati in sospeso erano molti. Alcuni davvero prioritari».