La Vita in Carcere del Comandante Schettino: “Chiede Sempre a Tutti una Bottiglia d’Acqua di Mare”

Il suo nome è tristemente noto per aver causato il disastro della nave Costa Concordia nel 2012: si tratta del comandante Schettino, che per il fatto sta scontando una condanna a 16 anni di reclusione nel carcere di Rebibbia, a Roma.

Comandante Schettino

Secondo le voci, l’ex militare trascorre le su giornate in cella leggendo in solitudine. A chi lo va a trovare chiede di portargli dell’acqua di mare con cui si cosparge la testa, tanto sarebbe grande la sua nostalgia.

Riguardo le voci circolate su di lui subito dopo la tragedia, c’è subito da ridimensionarne una, quella riguardante la sua lezione all’Università La Sapienza. La verità la spiega il criminologo Vincenzo Mastronardi, organizzatore dell’evento: “L’intervento di Schettino è stato brevissimo, a commento di una ricostruzione in 3D dell’incidente. Oltretutto, c’è una differenza fra invitare una persona e chiamarla per partecipare in un contesto scientifico. L’abbiamo interpellato per dire la sua, non abbiamo promosso l’evento. Insomma, ci interessava come protagonista di quel tragico fatto”.

Falsa anche la notizia di una sua autobiografia. La verità, assicura chi lo conosce, è che da quel giorno di nove anni fa Schettino si è tenuto lontano dai media il più possibile. Ricordiamo che la Costa Concordia era salpata da Civitavecchia in direzione Savona. Il 13 gennaio 2012, alle 21.45, il mezzo urtò uno scoglio e andò a fondo. I morti furono 32, 193 i feriti.

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