Un addio prematuro quella di Eugenio Fumagalli, il tassista morto di 47 anni che ha salvato due giovani a bordo di una Fiat 600 sulla Milano-Meda, nella notte fra sabato e domenica. Erano quasi le 4 del mattino quando Eugenio, che stava tornando nella sua casa di Carugo in provincia di Como dopo aver finito il suo turno di lavoro, ha visto una Fiat 600 ribaltarsi proprio davanti a lui.
Non ci ha pensato due volte a fermare la sua macchina, una Toyota, accostandosi a bordo strada con le quattro frecce accese per soccorrere i due ragazzi che erano ancora nell’abitacolo. Era appena riuscito a trarre in salvo la giovane coppia di fidanzati di 19 e 21 anni, quando sono sopraggiunte due auto che hanno urtato violentemente la Fiat 600 sbattendola contro lo spartitraffico, schiacciando Eugenio.
Un uomo definito generoso e sempre pronto ad aiutare tutti, come raccontano sconvolti i colleghi. Si prendeva cura del padre ed era impegnato in tantissime iniziative come racconta il presidente Valentino Bettani della cooperativa La Fontana al quale era iscritto.
In un post su Facebook nella pagina del sindacato Fit-Cisl si legge: “I tassisti “figli d’arte”, come Eugenio, sono una ricchezza per la Categoria – e una presenza importante anche nella nostra Organizzazione Sindacale, più sensibili alle caratteristiche di umanità, di socialità e di servizio proprie di questo mestiere“, le parole di Virginio Vargas, istruttore di molti autisti tra i quali lo stesso Eugenio. Oggi tutti i tassisti milanesi sulle loro auto hanno un nastrino nero in ricordo del collega Eugenio.
Lascia la compagna Sandra, che vive a Forli. La polizia ha fermato un giovane originario di Como di 26 anni, risultato positivo all’alcol test, con l’accusa di omissione di soccorso che potrebbe trasformarsi a breve in quella di omicidio stradale. Era lui alla guida della prima macchina che ha investito la Fiat 600.
I due giovani ragazzi scampati all’incidente, non riescono ancora a darsi pace: “Ci ha salvato la vita – hanno raccontato ai poliziotti poche ore dopo quei tragici momenti – senza di lui saremmo stati travolti“.
Si sente spesso dire che il volontariato è un atteggiamento di vita per chi lo fa: lo sapeva bene Eugenio che ha perso la sua per salvarne due.
