Nel Nord Italia si cercano invano docenti per le supplenze. Molti insegnanti che vivono nel Sud Italia e sono inseriti nelle graduatorie del Nord, stanno rifiutando la nomina.
Secondo i sindacati la causa dei rifiuti è legata alla paura di un nuovo lockdown. Il sindacalista Adriano Rizza FLCGIL Sicilia spiega: “I precari hanno tra i 40 e i 50 anni, adulti cioè con famiglia, con il rischio di non riuscire a rientrare a casa se torna il lockdown non si trasferiscono“.
La situazione è simile per i docenti di ruolo. Il “Corriere della Sera” riporta le parole di Luigi Zennaro, vicepresidente dell’Associazione nazionale presidi del Veneto: “Io oggi ho solo un terzo dei docenti necessari di matematica e metà di quelli di italiano“.
“Il problema è che andrebbe modificato il sistema di reclutamento del personale docente, che andrebbe adeguato all’oggi” conclude.
