Durante l’emergenza coronavirus potrebbe essere necessario riutilizzare le mascherine chirurgiche, a questo proposito è stato chiesto un parere al virologo Fabrizio Pregliasco.
Avviandoci verso la “Fase 2” saremo portati a uscire più spesso di casa, ma in alcune regioni sarà presente l’obbligo di portare la mascherina all’aperto.
Dunque potrebbe sorgere spontaneo il bisogno di sanificare le mascherine (comprese quelle monouso), considerato che non è semplice reperirle a causa della numerosa domanda e dei prezzi considerevoli a cui alcune sono messe in vendita al momento.
Quindi quali sono i comportamenti giusti nel riutilizzo a rispetto delle normative del Ministero Della Salute? Ecco le parole del virologo operante al Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco.
Il Professore spiega: ” Le mascherine possono essere riutilizzate se il rischio è limitato, chiaramente. Non in ambiente professionale. Ma se le si mette per andare in farmacia, al supermercato, si può fare. “
Aggiunge poi che il numero di volte che si possono utilizzare è relativo a come resiste l’oggetto ai lavaggi, quando presenta danni è da buttare.
Mentre per quanto riguarda l’idea di scaldarle per eliminare il virus dalla superficie avverte: “ Può essere un’alternativa. Il fatto è che la carica virale, dopo 4 ore, anche se dovesse esserci si riduce. Quindi se uno lascia la mascherina 12 ore all’aria aperta, ed eventualmente applicando un trattamento termico oppure un po’ di disinfettante, forse è un po’ meglio. ”