Fratelli d’Italia intende presentare una mozione di sfiducia nei riguardi del Ministro della Salute Roberto Speranza, che la leader del partito, Giorgia Meloni, giudica “incompetente e inadeguato“.
La Meloni afferma: “Fratelli d’Italia denuncia da tempo l’incompetenza e l’inadeguatezza di Speranza nel ricoprire l’importante e delicato incarico di Ministro della Salute, soprattutto in questo momento storico: dalla gestione fallimentare e disastrosa della pandemia alle imprese stremate a causa delle chiusure insensate e continue. FdI presenterà una mozione di sfiducia nei suoi confronti e vediamo chi si assumerà la responsabilità di tenerlo ancora al suo posto. Non è più tempo di Speranza, ma di coraggio“.
Non la vede così l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ribatte: ”Faccio notare che il presidente Draghi è stato molto chiaro dichiarando solo qualche giorno fa che ha voluto lui il ministro Speranza e che ne ha grande stima. Quindi mettere in discussione Speranza significa voler indebolire, irresponsabilmente, il governo durante questa difficile fase emergenziale. Da oltre un anno Roberto Speranza è costantemente impegnato per tutelare un bene fondamentale, cioè la salute dell’intera comunità nazionale, le polemiche contro di lui sono del tutto strumentali e inaccettabili”.
Gli fa eco Enrico Letta, segretario del Pd, che definisce la mozione “vergognosa”. La Lega, intanto, smorza i toni. Riccardo Molinari, capogruppo leghista alla Camera, sottolinea: “Non vogliamo la testa di Speranza, vorremmo che cambiasse la politica di Speranza, perché c’è una maggioranza diversa”. “Sicuramente sosterremo la proposta di una commissione d’inchiesta sul piano pandemico, su ritardi ed errori“, dichiarano altri esponenti del Carroccio.
Il coordinatore di Articolo Uno, Arturo Scotto, ha postato sui social: “Stupisce che chi ha avuto ruoli così importanti come Giorgia Meloni non sappia che per presentare una mozione di sfiducia individuale occorrono 63 firme secondo i regolamenti. Insomma, ci si agita solo per fare ammuina. Mentre il paese ha la testa altrove. #iostoconRoberto“.
Mentre Rossella Accoto, sottosegretaria dei Cinque Stelle al Lavoro e alle Politiche sociali, afferma: “Voglio esprimere al ministro la mia solidarietà e confermare che il Movimento 5 Stelle non aderirà a questa provocazione. Il governo Draghi e ancor prima il Conte II, hanno affrontato la più grande crisi pandemica ed economica dal dopoguerra prendendo in ogni momento decisioni guidate esclusivamente da rigorose evidenze scientifiche“.
