Una vicenda davvero amara proviene dal mare, dove vengono massacrati decine di delfini, tra maschi, femmine, e addirittura cuccioli, preda di cacciatori giapponesi, questa vicenda accade nella Baia di Taiji, nella prefettura giapponese di Wakayama dove sono stati massacrati 35 specie di pepenocefalo, i quali vengono catturati con delle pinne e subito uccisi.
Tantissime immagini sono state scattate e fatte divulgare placare questa mattanza assurda. Questo fenomeno è stato al centro dei media per diverso tempo tanto, con lo scopo di denunciare, ragion per cui è stato realizzato un Film “The Cove”, che raccontava ampiamente quando accadeva, un film di impatto e di piena sensibilizzazione per cui, vinse il premio Oscar nel 2010.
I delfini sono animali marini estremamente intelligenti e sensibili, una condizione del genere per loro è davvero dilaniante, ad oggi nessun animale è stato risparmiato, i loro corpi martoriati vengono venduti a scopo alimentare, altri invece prelevati e venduti ad acquari e parchi marini. La caccia ai delfini dura sei mesi e durante questo periodo vengono assassinati circa 1700 esemplari, la baia di Tajii è statA soprannominata la baia della morte perchè le sue acque ormai sono riconosciute per quel colore rosso raccapricciante simbolo dell’abbattimento della specie marina, uno strazio che non lascia indifferenti.
Ci si augura che presto questa strage possa arrestarsi e intervengano le istituzioni per riportare ordine ed equilibrio all’interno delle acque marine,