La tragedia è accaduta nelle acque del Lago di Como mercoledì notte, l’amico alla guida era in stato di ebrezza.
È stato prelevato dalle forze dell’ordine dopo poche ore l’amico che era alla guida dell’auto, le accuse sono di omicidio stradale e guida in stato di ebrezza. L’alcoltest in ospedale ha segnalato un valore tra 1,1 e 1,2, cifra considerata sufficiente dal magistrato tanto da procedere con l’arresto immediato.
L’allarme è stato lanciato da una signora residente poco distante dal luogo della tragedia, la quale accorgendosi dell’incidente ha contattato immediatamente la polizia che in pochi minuti è si è precipitata sulle sponde del Lago Di Como e ha soccorso il ragazzo che nuotava chiamando aiuto.
Durante i controlli, essendo ancora sotto stato di choc non ha avvertito nessuno della presenza dell’amica nell’auto. Solo successivamente ritrovando un agente che li aveva fermati per un controllo ed essendo stato interrogato sulla presenza della ragazza è stato realizzato il problema.
Una volta chiamati i sommozzatori appartenenti al corpo dei vigili del fuoco era troppo tardi e la giovane era già deceduta. Al contrario del ragazzo, dopo lo schianto non è riuscita a liberarsi ed uscire dal veicolo ed è morta affogata nell’abitacolo.
Una volta recuperata la salma sono stati eseguiti alcuni esami tossicologici che evidenziano presenza di alcol nella vittima, seguiranno indagini più accurate e la decisione è nelle mani del gip.
