“Prof, Che Vergogna”: La Lettera-Poesia di Risposta al Direttore Sallusti

Egregio signor Sallusti,
sia gentile, il suo pensiero mi illustri!
Vede, io sono una dei tanti insegnanti
che Lei ha definito furbetti, lavativi,
di etica privi
e addirittura vigliacchi,
come se, in questi mesi, avessimo giocato a scacchi.

No! Non siamo stati in ferie forzate,
ma le maniche ci siamo rimboccate,
perché se il Covid il tempo lo ha fermato
noi invece lo abbiamo dilatato
restando davanti al PC
dieci, dodici ore al dì.

Non eravamo esperti digitali,
ma abbiamo fatto ore ed ore di corsi virtuali
per poter meglio affrontare
questa didattica particolare:
senza guardare l’orologio o il calendario,
abbiamo attivato la DAD in modo volontario
e senza alcun iniziale obbligo di legge
si fa lezione , si carica materiale e si corregge.

Certo la DAD non è il massimo di una lezione:
mancano condivisione, cooperazione e relazione,
ma mi creda, l’abbiamo fatta con passione!
Ora che la scuola sta per terminare
un piccolo bilancio lo vorrei fare:
ci fanno male schiena e cervicale,
di vista qualche grado avremo perso,
ma nonostante il suo giudizio avverso,
noi siamo fieri di ciò che abbiamo fatto
anche se non era scritto nel contratto,
perché abbiamo un alto senso del dovere
e facciamo scuola perché ci piace il nostro mestiere.

Distinti saluti
Maestra Marta Messina

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