Parla il dottor Antonio Pesenti, il 68enne specialista in rianimazione e coordinatore delle terapie intensive nell’unità di crisi della Regione Lombardia. Per farlo, non ha usato mezzi termini. Ha spiegato che la sanità, specialmente quella lombarda che si annovera tra le eccellenze italiane, è “a un passo dal collasso“.
I posti letto scarseggiano: “Ormai siamo costretti a creare terapie intensive in corridoio, nelle sale operatorie, nelle stanze di risveglio. Abbiamo sventrato interi reparti d’ospedale per fare posto ai malati gravi”.
In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Antonio Pesenti ha dichiarato: “Io non lo dico per allarmare i cittadini, ma per far capire a tutti che non è il momento di uscire, di fare shopping o di andare a bere lo spritz. Lo ripetiamo da giorni. Bisogna modificare i rapporti sociali, con i negozi e i mercati rionali chiusi. A Milano, dove io vivo, almeno fino a ora c’è stata troppa gente inutilmente in giro. Bisogna uscire solo per comprarsi da mangiare“. Proprio per questo motivo e per l’irresponsabilità e la mancanza di coscienza sociale, l’esperto ha tuonato: “Se la popolazione non capisce che deve stare a casa, la situazione diventerà catastrofica“.
In riferimento a ciò, il medico ha anche evidenziato che, secondo diverse simulazioni, la diffusione del coronavirus si potrebbe fermare in circa quindici giorni, se solo tutti rimanessimo a casa.
Tuttavia, Pesenti ha evidenziato che, per ora, ciò non è possibile perché la popolazione non ha ancora acquisito consapevolezza: “Basta andare alla stazione di Milano Centrale alle 8 del mattino. C’è folla, come c’è folla sui metrò“. Proprio per questo, l’esperto in rianimazione ha voluto ribadire che non ci devono essere contatti tra le persone, non bisogna andare in giro. “Se diciamo di stare a casa, si intende stare a casa“, ha affermato.
