Risultati Invalsi, Ricci: Fonte di Grande Preoccupazione

Roberto Ricci, responsabile Area Prove Invalsi, parla dei risultati in un’intervista rilasciata all’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia.

Risultati Invalsi

È del tutto inappropriato attribuire i risultati presentati alla DaD, non è corretto e non ci permette di capire bene cosa si può fare, anzi, cos’è necessario fare” dichiara.

I risultati delle prove INVALSI 2021 sono fonte di grande preoccupazione e devono richiamare l’attenzione di tutta la società, nessuno escluso. Sono troppo alte le quote di allievi che al termine delle scuole medie e delle superiori non raggiungono nemmeno lontanamente i traguardi attesi” prosegue.

Gli esiti della scuola primaria sono sostanzialmente in linea con quelli precedenti alla pandemia. E questa è un’ottima notizia. Non dobbiamo però dimenticare che questo significa anche che i problemi che si riscontravano nel 2019 rimangono sostanzialmente invariati” aggiunge.

In merito alla secondaria di primo grado: “Sono preoccupanti le percentuali così alte e in aumento degli studenti che non raggiungono i traguardi previsti. Parliamo del 39% degli allievi in Italiano e del 45% in Matematica. Si tratta di una vera
emergenza poiché questi allievi si trovano in condizioni di forte rischio di insuccesso scolastico o di abbandono
“.

Su quella di secondo grado: “La situazione è sinceramente molto seria e preoccupante, ma bisogna sempre cercare un punto dal quale partire per invertire la tendenza. Nelle Indicazioni nazionali troviamo già delle piste e dei percorsi da seguire. È necessario puntare all’essenzializzazione dei contenuti, privilegiando le competenze fondamentali. Possiamo vedere la DaD anche come una risorsa che potrebbe favorire le azioni di recupero e di sostegno“.

Ricci parla poi del futuro della scuola e sulle azioni che si dovrebbero intraprendere: “Formazione del personale, politiche basate anche sui dati e sulla costante verifica degli effetti concreti delle azioni intraprese. Ma credo che la cosa più importante sia che tutta la società, non solo la politica, si prenda cura della scuola. I messaggi devono essere coerenti“.

È necessario che l’intera collettività dia importanza alla scuola, chiedendo risultati, ma garantendo supporto e sostegno. Certamente il tema delle risorse è importante e ineludibile, ma serve anche un ripensamento delle metodologie di insegnamento, adatte a una scuola per tutti e di tutti. In gioco c’è il futuro dell’intera collettività nazionale, non solo quello dei giovani” conclude.

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