Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco-Università degli Studi di Milano, parla all’Adnkronos di scuola e misurazione della temperatura.
“La misurazione della febbre a mio avviso non può essere fatta solo a casa. Andrebbe effettuata anche a scuola e lo ripeto da tempo” dichiara.
“Dire di farlo a solo a casa è una scorciatoia, non dà le stesse garanzie e scarica sul genitore, sull’utenza, tutta una responsabilità e funzione che credo vada condivisa e non attribuita” continua.
“Lasciamo 37,5 come soglia ma, considerando che ci sono casi addirittura senza febbre, diventa importante valutare le situazioni, per esempio la presenza di qualche fratello o di qualcuno in famiglia con la febbre o altri sintomi” aggiunge.
“Andrebbero poste domande. Quello che è certo è che tutto questo apre uno scenario assai complicato” conclude.