Quando mettiamo le mani su un nuovo apparecchio elettronico, solitamente ci aspettiamo di trovare un libretto d’istruzioni. Tuttavia, durante una recente trasmissione televisiva chiamata “L’Aria Che Tira“, il professore e divulgatore Vincenzo Schettini ha fatto notare che quando abbiamo ricevuto il nostro cellulare, nessuno ci ha fornito quel prezioso manuale.

Schettini è un docente oltre che un divulgatore e parla con orgoglio della sua intuizione riguardo alla rete come un linguaggio universale vicino ai giovani. Tuttavia, è anche critico riguardo al suo uso senza controllo. La rete, spiega, è un ottimo strumento per imparare, ma, proprio come il cellulare, viene consegnata senza istruzioni su come utilizzarla correttamente.
Il problema principale evidenziato dal professor Schettini è l’uso sconsiderato dei dispositivi mobili, soprattutto tra i giovani. Egli afferma che nessuno ci ha messo limiti sull’utilizzo di questi dispositivi per scopi specifici, e sottolinea il pericolo che i ragazzi, in particolare, possono correre quando vengono lasciati a esplorare senza una guida. La fragilità dei giovani, insieme alla mancanza di chiare indicazioni su come utilizzare la tecnologia in modo responsabile, sta contribuendo a creare una generazione che rischia di perdere il controllo.
Tuttavia, Schettini propone una soluzione chiara: “Dobbiamo smettere di pensare in modo digitale anche a scuola e iniziare a pensare in modo più umano”. Il suo messaggio è diretto: nonostante le innumerevoli opportunità offerte dalla tecnologia, essa non può sostituire la guida umana. Gli adulti, specialmente insegnanti e genitori, hanno il compito di intervenire ed educare i giovani su come utilizzare la rete in modo consapevole e sicuro.