Test Anti Droga a Tutti gli Studenti, L’Esito Inciderà su Condotta e Bocciatura

Il problema delle droghe a scuola è sotto gli occhi di tutti. Inutile nascondersi dietro un dito: spesso la prima esperienza con le droghe leggere viene fatta proprio a scuola. Uno spinello a ricreazione oppure subito dopo l’uscita. Sono queste appunto le prime esperienze che compie uno studente. Spesso poi si corre il rischio di trasformarsi da consumatore a venditore, finendo in giri commerciali loschi e pericolosi.

Test Anti Droga

L’assessore regionale Elena Donazzan, a Radio Padova, ha spiegato come porre fine a questo problema: “Facciamo fare i test anti droga agli studenti di tutto il Veneto. Gli esiti ai fini del voto in condotta e se necessario della bocciatura”. Dunque continua a spiegare: “La questione è dilagante e ogni volta che i carabinieri o la polizia con i cani vanno a fare i controlli nelle scuole trovano qualcosa. Ormai è diventato normale che gli studenti, dentro lo zaino, oltre alla merenda e ai libri, abbiano come beni di prima necessità marijuana, hashish e altre sostanze”.

Il problema è tangibile: lo scorso martedì, alcuni studenti di Jesolo diretti a scuola, hanno dovuto lasciare sul bus sul quale stavano un etto e mezzo di droga. Davanti l’istituto scolastico infatti erano presenti i poliziotti per l’operazione Scuole Sicure.

Donazzan dunque parla del problema delle droghe: “Le forze dell’ordine fanno la loro parte, ma ciò che viene a mancare tra i giovani è la consapevolezza che le droghe, tutte le droghe, fanno male. I ragazzi, e con loro gli adulti, sono coinvolti in un consumismo disinvolto che riconduce l’assunzione di sostanze a condizioni di normalità”.

É stato considerato socialmente accettabile farsi le canne.É drammatico. Per anni abbiamo eluso il problema, siamo stati omertosi, ma se dobbiamo parlare di tolleranza zero, dobbiamo farlo veramente. Un ragazzo che fa sport deve fare dei controlli e delle visite, e allora un ragazzo che va a scuola deve avere la mente lucida. Così come gli insegnanti”.

Secondo la Rete degli Studenti Medi però queste operazioni rappresentano solo un’eccessiva repressione, altri invece ritengono che tutto ciò sia solo uno spreco di soldi.

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