Un intervento “miracoloso” eseguito dall’equipe del professor Steven A. Rosenmberg del National Institutes of Health, (NIH) di Bethesda, nel Maryland, che sono riusciti a salvare una donna colpita da un tumore al seno a cui erano stati dati solo tre anni di vita.
Dopo una biopsia effettuata, i ricercatori hanno estratto i linfociti, individuando le cellule immunitarie più efficaci contro le mutazioni del cancro nella paziente Judy Perkins di 52 anni, puntando solo quelle che erano riuscite a distruggere quattro geni nel DNA.
Individuate le cellule compatibili le hanno fatte replicare a miliardi in laboratorio. Di quelle ottenute, oltre 80 miliardi sono state selezionate per essere iniettate nel corpo di Judy, assieme a una terapia con il farmaco pembrolizumab, un medicinale standard che aiuta il sistema immunitario ad attaccare i tumori.
L’esito dell’intervento è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Medicine ed ora dovrà essere provato su altri pazienti, per essere certi che i linfociti infiltranti il tumore o TIL (Tumor-infiltrating lymphocytes), possono combattere tutte le tipologie di cancro.
Nel caso della donna americana è stato difficile rilevare i linfociti da poter infiltrare perchè lo stadio del carcinoma era molto avanzato; tuttavia i medici hanno voluto tentare dopo varie terapie utilizzate quest’ultima strada che è riuscita miracolosamente a liberarla completamente dal cancro.
Questa scoperta è una speranza per tutti coloro che tutti i giorni combattono contro il male del secolo.