Durante una partita tra Treporti e Miranese che si è giocata sul campo della Gazzera a Mestre e valida per un torneo di Giovanissimi, il direttore di gara Giulia Nicastro (ventiduenne con alle spalle una quarantina di partite già arbitrate) è stata infatti oggetto di insulti sessisti.
Il quotidiano veneto “Il Gazzettino” riporta infatti di insulti che si sono susseguiti per tutta la durata della partita da parte di molti giocatori in campo e di alcuni genitori presenti sugli spalti. La ragazza è stata invitata con toni incivili a cambiare mestiere, persino a prostituirsi piuttosto che ad arbitrare; e un ragazzino 14enne presente in campo si è addirittura calato i pantaloncini sfidandola ad espellerlo o a fare sesso con lui.
Nonostante tutto, l’arbitro ha portato a termine la partita, ma è stata poi costretta a ricorrere all’aiuto psicologico della sezione Aia di Venezia, a causa di questa follia collettiva nata senza alcun motivo e che è finita sul tavolo del giudice sportivo e della Federcalcio affinchè vengano presi i provvedimenti adeguati.
Riguardo al gesto del ragazzino, il dirigente della società veneta Marco Dalla Puppa, ha dichiarato: “Il nostro tesserato ha perso la testa: abbiamo già chiesto scusa alla società organizzatrice, lo stesso faremo all’arbitro che stiamo cercando di contattare. A scaldare la situazione è stato un gruppo di circa venti persone, in gran parte genitori, che hanno rivolto al direttore di gara diversi insulti. Ed è stato in questo contesto che il nostro tesserato ha perso la testa e si è lasciato andare ad un gesto bruttissimo. Non abbiamo deciso ancora nulla, ma sicuramente affronteremo con il ragazzo quanto successo. Con i genitori possiamo fare poco, con i ragazzi è nostro dovere intervenire“.