Monsignor Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia, ha introdotto in tre chiese il Pos che permetterà di fare donazioni tramite Bancomat o carta di credito. Grazie a questo metodo i furti delle offerte saranno debellati.
Per accendere un cero si potranno dare da uno a tre euro, per una messa verranno richiesti almeno 10 euro. Il dispositivo emetterà regolare fattura. Tramite il menù il fedele potrà scegliere se donare alla chiesa o ad un altro istituto. Anche a domicilio sarà possibile donare, tramite il sito www.donatelumen.org.
L’espediente nasce “per consentire ai fedeli di fare le loro offerte e donazioni utilizzando le più recenti innovazioni tecnologiche, in ricordo e aiuto dei propri cari defunti“. E a chi polemizza sull’uso del bancomat nella casa del Signore, monsignor Tessarollo risponde: “Nessuno è obbligato a usarlo. Non ha alcun obiettivo né di controllo, né di aumento. Per qualcuno può essere una comodità sia nel donare che nel raccogliere. È una prova per tre mesi, poi si vedrà e solo in alcune chiese. All’estero in qualche parte (Polonia) è abbastanza usato perché semplifica le cose ed evita continui scassi come capita in tante chiese anche nostre“.
