Dalla Spagna, una storia davvero particolare riguarda Ánjel María Fernández, insegnante che ha deciso di lasciare la cattedra dopo dieci anni di carriera: “Basta, lascio l’insegnamento”
La sua scelta è stata raccontata in un libro che offre uno sguardo crudo sulla realtà dell’insegnamento in una scuola della Navarra durante l’anno scolastico 2019/2020, segnato dalla pandemia.
In un’intervista a El Mundo, Fernández ha condiviso come l’indifferenza e la mancanza di rispetto degli studenti lo abbiano spinto ad abbandonare l’ambiente scolastico. Soprattutto la sua esperienza con gli studenti del programma di recupero ha evidenziato una profonda frustrazione nei confronti dell’adolescenza, descritta come fonte di disgusto, con Fernández che parla di “stupidità” e “ignoranza,” sottolineando il divario tra aspettative e realtà dell’insegnamento.
Il libro di Fernández va oltre la semplice narrazione delle sfide personali, mettendo sotto accusa il sistema educativo nel suo complesso. L’autore sostiene che l’attuale sistema concede titoli agli studenti senza che essi acquisiscano effettivamente conoscenze. Questa osservazione solleva domande importanti sulla validità e l’efficacia dell’istruzione contemporanea.
Le storie toccanti raccontate da Fernández includono episodi di studenti provenienti da famiglie svantaggiate, che affrontano difficoltà evidenti come il fatto di dover indossare gli stessi vestiti per giorni e la mancanza di risorse di base. Un altro esempio è lo studente che osservava la cartina dell’Europa in modo errato.
La scelta di Fernández di abbandonare l’insegnamento dovrebbe essere interpretata come un segnale d’allarme per il sistema scolastico. Il suo libro non si limita a condividere esperienze personali, ma offre anche una prospettiva critica sulla struttura e l’efficacia dell’educazione moderna.