Chi siamo

NOSTRA MISSION

Crediamo da sempre nel ruolo del docente, nonostante tutto.

Crediamo nella consapevolezza della responsabilità che il docente italiano ha nelle mani per rilanciare un paese bisognoso di un futuro certo, sicuro.

Crediamo nella sua forza d’animo anche se scarsamente supportata da genitori e da una politica colma di fastidiosi scontri burocratici.

Ci dedichiamo a supportare i docenti per migliorare il processo di apprendimento dei loro studenti attraverso strategie innovative, tradizionali o collaborative che aiutino questi ultimi ad investire a 360 gradi sul proprio futuro.

NOSTRA VISION

Un nuovo mondo di apprendimento. Nelle scuole, prima di tutto.

Una realtà in cui la tecnologia è la regola, non l’eccezione ma riconoscendo consapevolmente che è solo uno strumento.

Dove la didattica digitale è un mezzo, non il fine.

Dove lo studente è il fulcro attorno al quale ruota tutto il processo di apprendimento tramite un percorso socio-emozionale che pone le proprie basi sulle nuove tecnologie, e che permette di sviluppare conoscenze ed abilità che permangono nel tempo, tra le quali:

  • ricercare informazioni;
  • valutare autorialità ed autorevolezza, dunque qualità, delle informazioni;
  • utilizzare queste informazioni in modo creativo ed efficace per il raggiungimento di un obiettivo.

Migliorare l’istruzione è la chiave per la sopravvivenza della razza umana.

chi siamo

35 commenti su “Chi siamo”

  1. Stupenda la trovata del quaderno cartaceo per descrivere gli strumenti…Complimenti si parte da una perfetta integrazione tra il tradizionale e l’innovativo. Mi chiedo perchè mai abbiano creato i repositori online. Relativamente alla creazione dell’ indirizzo gmail personale per gli alunni non dimentica forse qualcosa?

  2. Non facendo parte della redazione di questo bel sito, parlo a titolo personale: l’anonimato è un valore in un mondo opaco che sa tutto di noi. Chi difende una tesi, un’idea, ciò che è comune non ha bisogno di dichiararsi: é noi tutti. Chiedete piuttosto ad altri (Moratti-Gelmini-Berlinguer-Monti-Giannini) perché la scuola pubblica ha perso la capacità di insegnare e di far crescere quelli che non ce la fanno da soli.

  3. Salve. Non è luogo adatto per lasciare questo commento ma non riesco a entrare nel “contattaci”: il sito è difficilmente navigabile, la barra di scorrimento a dx funziona “a modo suo”, Questo rende difficile capire di preciso quali siano i contenuti del sito …

  4. ho appena letto un articolo, detto anche post, firmato “Il fodatore di Youreduaction”. Come si chiama questa persona? Ah, io mi chiamo Marina Savio. Era autoevidente, del resto.

  5. Mi permetto di dire una cosa: questo è un collettivo di insegnanti, non è possibile mettere nomi e cognomi di tutti. (un po’ come Wu Ming)
    Invece di fare polemiche andate a vedere la loro pagina su Facebook, è seguita da più di 40.000 persone e i post (molto interessanti) sono commentati, seguiti e condivisi. Segno che è molto attiva e… “vera”.
    Se poi date un’occhiata anche alla pagina Masterprof.it non ci troverete certo Amazon dietro, ma solo delle persone che hanno deciso di fare qualcosa per migliorare la nostra scuola..anche vendendo quaderni o suggerendo manuali per l’aggiornamento professionale (quelli si, venduti su Amazon).
    Tirate pure le somme. Io continuerò a seguire i contenuti.

  6. Io credo che magari ci sono persone che lavorano nella scuola e non vogliono rischiare problemi a causa del solito isolamento che potrebbe derivarne. Quando le cose cambieranno potremo “pretendere” una “trasparenza” che mi pare, adesso, figlia della polemica. Anche io e altri colleghi abbiamo aperto un blog che garantisce l’anonimato per tutela.

  7. Essendo: “Una community di insegnanti ed educatori, alunni e migliaia di altre persone interessate al mondo dell’istruzione”, per definizione, significa che è un portale Open Source, nel senso che si avvale della collaborazione di tantissimi docenti. Altra cosa è la gestione del sito. Ma non ci vedo nè strumentalizzazione nè volontà di commercializzazione.

  8. Anch’io sarei contenta di sapere di chi sono i pareri che sto leggendo, perché no, l’anonimato non è un modo di proteggere la propria privacy ma un modo per non prendersi la responsabilità di quello che si afferma; e già questo qualifica l’educazione che si intende impartire, secondo me. Se è una community basta che ognuno si firmi (come fa chi lascia i commenti), se no è vero che viene il sospetto che, dietro vari pur accattivanti spunti, ci sia l’ennesimo “vi diciamo noi come dovete essere” e soprattutto “cosa dovete pensare”. Grazie

    • Sono un po’ perplessa …. migliorare l’istruzione è la chiave della sopravvivenza umana? Ma che cosa vuol dire che chi per qualche ragione non sia istruito contribuisca al fenomeno dell’estinzione umana o… altro…..con questo articolo c’è qualcuno che mi di aderire ad un progetto per creare una scuola privata Tecnologica? E tutto? E tutto il resto che non è tecnologia ….e forse poco? Che articolo povero….good luck ,io non aderisco .

  9. Troppa pubblicità, sito illeggibile, fastidioso per la salute mentale di una persona che non ama viaggi psichedelici nei banner.
    Dove si mette CHI SIAMO, si mettono nomi e cognomi, e si dice dove si lavora.

  10. Il sito è interessante, però negli ultimi tempi ci sono troppi commenti offensivi nei riguardi degli insegnanti specialmente per i professori delle superiori. Invito il sito a gestire meglio il sito ed eliminare i commenti offensivi. I professori hanno una sola colpa di aver accettato supinamente le leggi che hanno permesso anzi obbligato a promuovere tutti. Oggi, infatti, siamo governati da una ONAGROCRAZIA e tutti i somari si sentono in diritto di sputare sentenze.

  11. Nell’era dell’apparenza conta più chi sei di ciò che fai! Si chiama IPSE DIXIT… Per fortuna che è un sito seguito da insegnanti! Complimenti! Continuate a cercare e a perdere voi stessi dietro la forma, continuate a guardare il dito come lo stolto, a evitare di pensare e riflettere sui contenuti, a valorizzare la posizione e il ruolo anziché l’essenza. Siete una barzelletta, un film comico di lino Banfi, asini che si credono aquile. E attenzione, questo non è giudizio ma consapevolezza. E adesso potete continuare a dormire e chiedervi chi ha scritto queste righe…

  12. A me interessano i pensieri e le idee delle persone, non i loro nomi o i loro curriculum. E non mi interessa nemmeno sapere se sono esperti di scuola, pedagogisti, psicologi, ecc. I titoli li lascio valutare a tutti coloro che considerano solo l’apparenza. A me va bene (e solo) la sostanza. Anche se dovesse scrivere un contadino (per fare un esempio) qualcosa di interessante e di intelligente sui problemi di scuola, sull’apprendimento/insegnamento, a me starebbe più che bene.

  13. ho 58 anni, ero fonte di bullismo, alla fine ho smesso di studiare, e mi sono fatta una cultura con google, amo le persone che mettono le loro idee per migliorare le cose, già solo leggendo i vostri articoli, mi hanno toccato il cuore, condivido pienamente i vostri buoni propositi, aggiungo: mi sembra che vi comportate come la mamma che se la prende con il professore per questa cosa del nome e cognome, pensavo di trovare commenti utili…..

  14. Alcuni articoli (solo alcuni) sono anche interessanti, ma non mi piace chi non si qualifica.
    Perché nascondersi dietro l’anonimato? Forse per non dichiarare i guadagni derivanti dagli introiti pubblicitari?
    E poi, la mission e la vision per favore lasciatele stare!

  15. Da ex insegnante sono d’accordo che non si debba essere anonimi.
    Uno dei pochi privilegi che ci da la scuola italiana è quello di essere liberi nelle opinioni e nelle scelte.
    Perciò questo anonimato mi puzza un po’. Spero di sbagliarmi

  16. Sono d’accordo.
    E soprattutto, in questo sito manca un correttore ortografico (dicenti, “mondo” ? di apprendimento”…)che sarebbe come se a una sarta mancassero le forbici.

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