Criteri di Valutazione, Metodo di Lavoro e Contenuti da Studiare Sono Scelti dalla Classe, L’Intervista all’Insegnante Ideatore della Proposta Didattica Condivisa

Il professor Antonio Vigilante presenta una nuova idea chiamata “Progettazione didattica condivisa” che punta a migliorare l’efficacia dell’apprendimento e la formazione personale degli studenti. Questa proposta nasce dalla sua constatazione che la scuola italiana è spesso imprigionata in una routine rigida: il docente trasmette contenuti attraverso lezioni frontali, gli studenti seguono le lezioni, studiano a casa e si preparano per le verifiche. Questo approccio sembra non promuovere un apprendimento significativo e rende gli studenti più orientati a ottenere voti piuttosto che a comprendere davvero la materia.

Il professor Vigilante, insegnante di filosofia e scienze umane a Siena, ha tratto ispirazione per questa proposta da esperienze passate in una cooperativa educativa, dove ha scoperto il concetto di autogestione. Ha realizzato che un’istituzione educativa può funzionare meglio se è vista come una comunità che coinvolge tutti nella definizione degli obiettivi, dei metodi e dei tempi. Tuttavia, la scuola tradizionale sembra incapace di adottare questo approccio flessibile.

Il professore ritiene che la scuola sia in crisi non solo a causa delle politiche ministeriali, ma anche a causa di problemi strutturali. Egli suggerisce che la società sia passata da una fase di scarsità a una fase di abbondanza, il che richiede un cambiamento nel modo in cui apprendiamo. La routine attuale sembra ostacolare l’apprendimento reale e incoraggiare la simulazione di apprendimento, dove gli studenti si concentrano su come ottenere voti piuttosto che su cosa stanno imparando.

Vigilante vuole che gli studenti comprendano che l’apprendimento è più importante del voto e che devono diventare attori responsabili nel processo educativo. Questa prospettiva solleva la questione se gli studenti dovrebbero essere coinvolti nella definizione degli obiettivi, dei metodi e delle valutazioni. Il professor Vigilante risponde a questa domanda citando Francesco De Bartolomeis, sottolineando l’importanza del coinvolgimento degli studenti nella progettazione del loro apprendimento.

La progettazione didattica condivisa non implica l’autogestione totale, ma inizia con le linee guida ministeriali. È un tentativo di creare spazi di libertà all’interno di un contesto istituzionale. L’idea centrale è che le istituzioni, come le scuole, devono essere vissute come parte integrante della vita sociale e non come entità estranee. Questo coinvolgimento attivo dovrebbe contribuire a combattere l’alienazione che molti studenti provano verso la scuola.

Infine, il professor Vigilante sottolinea che il pensiero critico deve includere una critica sociale e che la critica delle istituzioni è fondamentale per sviluppare una personalità critica e consapevole. Invita gli studenti a partecipare attivamente alla trasformazione delle istituzioni scolastiche come parte della loro educazione.

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