Galli: “Non Vedo Persone Morire di Fame per il Lockdown ma Rivedo Gente Morire di Malattia”

Il noto infettivologo si è espresso con toni accesi verso chi richiama all’attenzione verso i problemi economici legati alle nuove restrizioni del governo: “Se si continua in questa maniera avremo problemi ancora più gravi

Morire di Fame per il Lockdown

Il noto infettivologo italiano presso l’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli è tornato a parlare del parallelismo tra virus ed economia: C’è sempre qualcuno che quando sente parlare di lockdown dice volete che la gente muoia di fame ma io non vedo morti di fame per le strade in questo momento, ma vedo purtroppo morti di malattia negli ospedali, li rivedo”.

Gli indigenti andranno aiutati così come i settori in maggiore sofferenza ma l’Italia ha risorse sufficienti perché la gente non muoia di fame, ora però c’è il rischio che molte persone muoiano di questa malattia, soprattutto gli anziani. Piantiamola di dire che o si muore di questo o di quello: subito si rischia di morire di questa malattia, tutto il resto è un modo inadeguato per affrontare il problema. Se si continua in questa maniera avremo problemi ancora più gravi.” aggiunge Galli, poi chiede al governo misure più severe per tentare di arginare il contagio all’interno del paese.

Da qui al lockdown credo che ci siano anche possibilità intermedie anche se meno si riesce a fermare il contagio e più si avvicina a questo tipo di scelta. Il lockdown è una cosa drammatica ma allo stesso tempo molto semplice, quando non puoi fare altro allora chiudi tutto. L’estate, con tutte le sue caratteristiche, con gran parte della popolazione che ha pensato di poter fare a meno di preoccuparsi, ci ha dato quello che ci ha dato. Non tutti i contagi sono avvenuti nelle discoteche ma quando apri certi locali dai il segnale del liberi tutti. l’osservazione dell’infettivologo, aggiungendo una critica a certe decisioni che hanno messo a rischio l’incolumità dei cittadini.

“In questo caso credo che tutto il sistema sia stato carente perché questo è un paese in cui c’è  un’articolazione eccessiva in ambito sanitario  e ospedaliero tra governo e regioni. Quando molti hanno possibilità di decidere in situazioni di emergenza come questa si rischia più di combinare guai che altro. Mi sarei augurato più concretezza e meno litigiosità. Mi aspettavo più decisioni a livello nazionale, in maniera coerente e in aiuto di tutticonclude infine Galli.

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