Le parole di Umberto Galimberti, rilasciate al Corriere della Sera e riportate da Orizzonte Scuola, hanno scatenato un acceso dibattito. Il filosofo ha criticato aspramente la figura dei genitori nelle scuole, proponendo addirittura la loro espulsione di massa dagli istituti educativi.
Tuttavia, è importante evitare di generalizzare i genitori come un unico gruppo omogeneo. Come ben sappiamo, tra di loro ci sono figure di grande valore, come politici, studiosi, insegnanti e molte altre persone che lavorano costantemente per contribuire a una società migliore. Allo stesso tempo, non possiamo ignorare che ci sono individui che mostrano comportamenti inappropriati o persino violenti.
Carlo Stacchiola, il presidente di Articolo26, ha colto l’opportunità per sottolineare quanto sia fondamentale valorizzare la presenza dei genitori all’interno del contesto scolastico. In una dichiarazione, Stacchiola ha affermato: “I genitori possono rappresentare una risorsa preziosa. Dovremmo cercare di coinvolgerli attivamente nel processo educativo dei loro figli, anziché escluderli.”
Articolo 26 condivide l’idea che sia essenziale riconoscere e apprezzare i genitori che sono collaborativi e disposti a contribuire al miglioramento dell’ambiente scolastico. Questa visione è condivisa da molte altre organizzazioni sociali.
Inoltre, Galimberti ha sollevato delle preoccupazioni riguardo all’aumento delle diagnosi di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e della sindrome di Asperger. A questo proposito, Stacchiola ha ribadito l’importanza di effettuare queste diagnosi in collaborazione con le famiglie, al fine di garantire il necessario supporto agli studenti con neuro-diversità o in situazioni di fragilità.
