Una vita di incertezze, tra supplenze in diverse città italiane, ma finalmente arriva la svolta: diventa insegnante di ruolo. Peccato che l’opportunità sia giunta in ritardo, quando Anna Maria, la protagonista di questa storia, ha già raggiunto i 70 anni e si è pensionata. Questo curioso episodio proviene da Bisaccia, una piccola cittadina in provincia di Avellino.
Il Fatto Quotidiano riporta la vicenda di Anna Maria, che ha trascorso anni iscritta nelle Gps (Graduatorie provinciali supplenze), prestando il suo servizio soprattutto nelle scuole di Rimini come insegnante di sostegno per gli studenti delle superiori. Nel 2018, ha partecipato al concorso per l’insegnamento e ha ottenuto un posto fisso da una delle graduatorie. Tuttavia, la chiamata è arrivata con un considerevole ritardo rispetto alla sua pensione, rendendo impossibile accettare l’incarico.
Il quotidiano continua a spiegare che Anna Maria aveva già accettato un posto in un istituto superiore di Salerno, che si trova a un’ora e mezza di distanza da Bisaccia. Questa situazione si è dimostrata particolarmente complicata e sfortunata per la docente.
“Questa vicenda è emblematica dell’urgente necessità di riformare il sistema di reclutamento nel mondo della scuola. In Italia, vengono indetti pochi concorsi, e quelli svolti spesso non sono gestiti adeguatamente” ha commentato Simonetta Ascarelli, segretaria provinciale Flc Cgil Rimini, intervistata da Il Fatto Quotidiano.
È evidente che la storia di Anna Maria solleva importanti questioni riguardo al reclutamento degli insegnanti e la gestione delle graduatorie. Un problema che richiede attenzione e un intervento tempestivo per garantire una situazione più stabile e giusta per i docenti che dedicano la loro vita alla formazione delle nuove generazioni.
