Stefano Tinti, un 49enne di Melara, in provincia di Rovigo, ha dimostrato che non è mai troppo tardi per riprendere in mano i libri e raggiungere un obiettivo che, da giovane, forse per leggerezza, aveva abbandonato. Dopo 33 anni dal giorno in cui ha deciso di interrompere gli studi, Stefano non solo ha raggiunto il traguardo tanto desiderato, ma lo ha fatto brillantemente, ottenendo un voto di 100 e lode all’esame di maturità. Come racconta L’Arena, ha conseguito questo risultato presso il corso serale di Amministrazione, Finanza e Marketing dell’Isiss Marco Minghetti di Legnago, ricevendo i complimenti dei compagni di classe e dei docenti.
Questo eccezionale risultato è ampiamente meritato, poiché Stefano, uno studente speciale, si è sempre distinto sia negli esami scritti che in quelli orali. Ha concluso un triennio di studi con voti superiori al nove, ottenuti grazie a intensi fine settimana di studio e alla costante partecipazione alle lezioni dopo otto ore di lavoro quotidiano. Tutto è iniziato quattro anni fa, quando Stefano, che lavora nel Distretto della Giostra da oltre tre decenni, nel cuore del Polesine, ha deciso di iscriversi al Cpia (Centro provinciale istruzione adulti) di Mantova. Successivamente, tre anni fa, è passato al Minghetti, dove il suo sogno a lungo accarezzato si è finalmente realizzato.
“Da molto tempo”, rivela Tinti, “avevo in mente di riprendere gli studi. A 16 anni, mentre frequentavo un istituto tecnico, decisi di concentrarmi sul lavoro. Sono entrato nel Distretto della Giostra come operaio semplice. Poi, con passione e determinazione, sono salito di grado diventando capo officina e supervisionando l’attività di una cinquantina di addetti. Negli ultimi dieci anni, sono arrivato al ruolo di responsabile di produzione”. Nonostante le numerose soddisfazioni lavorative, per Stefano il pensiero di quel diploma mancato diventava sempre più insistente ogni giorno.
“A un certo punto”, continua il neo-diplomato, “ho capito che era arrivato il momento di provarci. Avevo due obiettivi: dare una legittimazione al mio ruolo lavorativo attraverso un titolo di studio e acquisire conoscenze in modo strutturato, come solo una scuola può offrire, senza accontentarmi di studiare e leggere da solo, come mi è sempre piaciuto fare”. Certamente, i sacrifici non sono mancati, poiché Stefano lavorava e continua a lavorare otto ore al giorno, dal lunedì al venerdì. Non ha mai saltato le lezioni, che si svolgevano due sere a settimana dalle 18 alle 23 e tre sere a settimana dalle 19 alle 23.
“Certo, ci sono stati momenti di stanchezza”, conclude Tinti, “ma ho affrontato tutto con impegno e convinzione, anche grazie agli stimoli ricevuti dai miei superiori. Sapevo di aver superato bene l’esame, ma non mi aspettavo un voto così alto. Senza il sostegno della mia famiglia e della mia compagna Sonia, che mi hanno accompagnato in questi anni, i risultati non sarebbero stati gli stessi. I sogni si realizzano, basta crederci”.
