Per garantire l’isolamento del giovane la famiglia lo ha fatto dormire in auto, la casa a era troppo piccola, il padre disperato ha chiesto aiuto e ora il ragazzo verrà ospitato da un hotel.
Un altro episodio drammatico legato alla pandemia del Coronavirus quello accaduto a Perugia, dove un 13enne positivo è stato costretto a vivere in auto per giorni in auto per non contagiare la famiglia.
La casa dove vive assieme ai genitori e ai due fratelli sarebbe troppo piccola per garantire l’isolamento al ragazzo, sarebbe composta unicamente da un bagno ed una stanza in cui dormono tutti e 5. Il padre Yacine da tempo chiedeva aiuto per aiutare il figlio, rivolgendosi a carabinieri e Asl che però avevano detto di non poterlo aiutare in alcun modo.
Il 47enne è un imbianchino di origine algerina, che a causa della crisi non trova lavoro e riesce a malapena a pagare le spese per il monolocale dove vive nella famiglia, le case popolari racconta che gli sono sempre state negate. “Non voglio soldi. Sono venuto in Italia nel 1995 per farmi una famiglia, trovare un lavoro, una casa e vivere sereno. Non per andare alla Caritas”.
Ora fortunatamente il 13enne verrà ospitato in un hotel dedicato a Città di Castello dove potrà restare fino a quando non sarà guarito del tutto, aveva scoperto di essere positivo per caso dopo essere stato sottoposto al tampone per un caso sospetto a scuola.