La controversa decisione di promuovere gli studenti coinvolti nella sparatoria contro la loro insegnante ha suscitato nuove polemiche. Nonostante il Ministro Valditara e la stessa docente vittima esprimano la loro disapprovazione, non tutti sono concordi.
![prof sparata in classe](https://www.youreduaction.it/wp-content/uploads/2023/06/prof-sparata-in-classe.jpg)
In un’intervista sulle pagine de Il Corriere della Sera, la madre di uno dei ragazzi indagati, colui che era in possesso dell’arma, non solo fa notare che tutti i responsabili hanno seguito un percorso educativo stabilito dalla scuola, hanno svolto attività di volontariato e hanno avuto colloqui con psicologi, ma lamenta anche che suo figlio sia stato l’unico a essere bocciato.
La donna non è d’accordo con la decisione della scuola: secondo lei, chi ha commesso l’atto non è stato bocciato, mentre suo figlio, che non ha avuto un ruolo attivo nell’incidente, sì.
“La professora sostiene che i ragazzi non siano stati puniti adeguatamente. Io, invece, so cosa ha fatto mio figlio e sta ancora facendo per affrontare tutto ciò che è accaduto da quel fatidico 11 ottobre in poi. Quindi, sinceramente, ciò che dice adesso quell’insegnante non mi riguarda“, ha dichiarato la madre.
“La professoressa è tornata a parlare in televisione, e io cosa dovrei dirle? Oltre a averle chiesto scusa e aver fatto tutto il necessario, cosa vuole ancora?”, ha continuato.
Secondo la donna, la scuola ha fatto bene a promuovere i due ragazzi: “Io sono a favore del merito e delle cose giuste: se un ragazzo ha difficoltà, è giusto che sia bocciato. Ma per quanto riguarda i due ragazzi che sono stati promossi, credo che si siano meritati il voto positivo in condotta e anche la promozione. Non penso sia giusto far perdere un anno scolastico per un singolo comportamento sbagliato“.
E ancora: “A 14 anni è possibile commettere degli errori. Vorrei vedere se chiunque, a 14 anni, non ha mai sbagliato… Ma allora mi chiedo: perché dobbiamo continuare a puntare il dito e condizionare questi ragazzi? Qualcuno me lo spieghi. L’insegnante, con le sue parole, sta dando un insegnamento sbagliato. È una vergogna. Penso che molti parlino senza conoscere i fatti. Io, invece, ribadisco di conoscere il percorso di riflessione che mio figlio ha affrontato in questi mesi. E questo percorso c’è stato. Per quanto riguarda tutto il resto, a cominciare da ciò che dice l’insegnante, preferisco non commentare“.