“Se Pensate che il Covid sia Tutto Uno Scherzo, Venite Ora in Terapia Intensiva all’Ospedale Maggiore di Bologna”

Nell’Ospedale Maggiore di Bologna dei 34 posti di terapia intensiva presenti ce ne sono già 24 di occupati, un mese fa non c’era nessuno.

Ospedale Maggiore di Bologna

All’interno dell’Ospedale Maggiore di Bologna il nuovo reparto di terapia intensiva è stato rinnovato un mese fa, smantellando il reparto di ortopedia ed acquistando lettini e macchinari nuovi, il tutto allestito in solo 40 giorni.

Fino a 30 giorni fa nell’ospedale non c’era nemmeno un malato in terapia intensiva, ma oggi: “Se qualcuno possa pensare che questa sia una favola si facesse un giro qua dentro per capire che una favola non è. Bisogna capire che, coi sacrifici che faremo tutti, se vogliamo uscire e vincere questa battaglia, dobbiamo farlo fuori. Per evitare che il sistema per quanto organizzato, vada al collasso”. Spiega il responsabile dell’area critica Nicola Cilloni.

Il tutto è stato realizzato affinché la gestione dei casi di covid-19 più gravi sia gestita in sicurezza, evitando che ci siano occasioni di contagio.

“Quello che stiamo cercando di fare, ovviamente avendo una grande collaborazione da parte di tutto il personale, è che nelle situazioni dove non c’è più nulla da fare i familiari possono essere vestiti, accompagnati dentro e trascorrere quest’ultimo momento di saluto e presenza insieme al loro caro comunica Elisa Righini, psicologa presso Area Critica dell’ospedale. “Il messaggio che voglio dare è che è diverso il nostro morale: se a marzo non potevamo aspettarci una situazione del genere, adesso pur avendo una percezione di quello che sta succedendo lavori sempre, tanto, ma con un po’ di malincuore pensando che fuori questa cosa poteva essere con un po’ più di senso civico sicuramente ridotta. Lavoriamo tutti insieme, noi lavoriamo qui, ma i pazienti si ammalano fuori… Aggiunge Cilloni.

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