La società russa Nornickel ha nascosto il disastro per giorni, Putin proclama lo stato di emergenza.

Il 29 Maggio scorso in una centrale vicino a Norilsk in Russia, un’enorme cisterna piena di carburante è collassata nel fiume artico circostante.
Il governo russo ora è costretta a gestire uno dei più grandi danni naturali mai successi nel paese, il tutto causato dalla enorme società estrattiva Nornickel, la quale è stata subito sottoposta a forti critiche da parte del presidente Vladimir Putin specialmente per aver tentato di occultarla per diversi giorni.
“Perché il governo deve saperlo giorni dopo? Devo venire a sapere di situazioni d’emergenza dai social media?” ha comunicato il leader dal Cremlino.
Appena ricevuta la notizia, il ministro delle emergenze Evgeny Zinichev si è recato alla città di Norilsk per supervisionare il tentativo di ripristino naturale della zona.
L’intenzione da parte del governo ora è di agire rapidamente per recuperare quanto più materiale possibile cercando di contenere l’impatto ambientale dello sversamento petrolifero.