Il 21 gennaio è la Giornata Mondiale degli abbracci. Un gesto semplice, ma che porta grande benefici sia al corpo che allo spirito.
Fondata negli anni ottanta da un sacerdote del Michigan, Kevin Zaborney, questa giornata serve a trovare un antidoto contro la tristezza che può sopraggiungere in questo periodo, quando Natale è passato e San Valentino deve ancora arrivare.
Studi scientifici hanno provato che gli abbracci rilasciano ossitocina, il cosiddetto ormone della felicità, e abbassano lo stress, con ottimi benefici per il cuore e per le difese immunitarie. Quest’anno inoltre la ricorrenza capita dopo il Blue Monday, cioè il terzo lunedì di gennaio, considerato il giorno più triste dell’anno secondo il suo ideatore, lo psicologo inglese Cliff Arnall.
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Il fatto però che quest’ultimo fosse stato ingaggiato da un’agenzia di viaggi per trovare un modo di vendere più biglietti, ci fa pensare che il Blue Monday non sia altro che una trovata pubblicitaria.